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- La Corte di Cassazione rigetta il ricorso, confermando la decisione del Tribunale del Riesame.
- L'evento sotto inchiesta è il concerto del 16 agosto 2023, appaltato alla società East Side.
- Il giudizio del Riesame sottolinea l'assenza di falsità ideologica nelle verifiche di Marotta.
La Corte di Cassazione ha recentemente stabilito la non ammissibilità del ricorso della Procura di Avellino, che aveva contestato la decisione del Tribunale del Riesame sulle misure riguardanti il sequestro del telefono cellulare di Gianluigi Marotta, dirigente comunale.
Secondo l’accusa, il provvedimento in discussione non attestava con falsità l’esperienza della società incaricata, ma verificava unicamente le cause di esclusione indicate nei paragrafi 94 e 95 del decreto legislativo 36/2023.
I Nodi dell’Inchiesta e la Difesa
La ricerca degli elementi condotta dai Carabinieri della Sezione Investigativa di Avellino verte sull’assegnazione d’urgenza del concerto tenutosi il 16 agosto 2023 in Piazza Libertà, appaltato alla società nota come East Side.
Il documento messo sotto accusa non dichiarava in modo errato le competenze della East Side.
Marotta si sarebbe semplicemente dichiarato come colui che aveva svolto le verifiche obbligatorie della normativa, senza attribuire credenziali inesistenti.
Inoltre, la presunta infrazzione dell’articolo 50 del decorrente decreto di legge sostitutivo, inerente all’assegnazione di funzioni di supporto all’evento, è stata reputata senza solida base.
Il Riesame ha indicato che, in questioni simili, palesandosi in massimo grado un abuso di ufficio ormai soppresso, la falsità ideologica non trovava spazio.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Saccone, aveva già anticipato il giudizio di non recezione, affermando che la Procura puntava a una valutazione inedita dei fatti — un intento non ammissibile nelle proceduri di impugnazione.
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La Questione del Sequestro e il Ruolo della Cassazione
La deliberazione del Riesame aveva concretamente messo in discussione la compagine accusatoria nella faccenda del Summer Festival, che non coinvolgeva esclusivamente Marotta, ma altresì i dirigenti dell’East Side e l’ex assessore città stato Stefano Luongo.
I tre sono sotto inchiesta per falsità congiunta, ma i pochi dati certi che corroborano l’azione legale potrebbero comprometterne il prosieguo. Già ci si prepara al giudizio della Quinta Sezione Penale della Cassazione riguardo alla validità del reclamo e al destino dell’indagine in corso.