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Commemorazione dei 120 anni dalla protesta dei minatori di Malfidano: il Patto di Buggerru

A Buggerru si celebra l'anniversario della storica protesta con la firma di un protocollo per la sicurezza sul lavoro, ricordando il sacrificio dei lavoratori del 1904.
  • Commemorazione dei 120 anni dalla protesta dei minatori di Malfidano.
  • Firma del Patto di Buggerru con Cgil, Cisl e Uil per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
  • Dal 1904 ad oggi, ricordati i sacrifici dei lavoratori per i diritti e la sicurezza.

Commemorazione dei 120 anni dalla protesta degli operai della miniera di Malfidano

Il 4 settembre 2024, a Buggerru, si è tenuta una cerimonia per commemorare i 120 anni dalla protesta degli operai della miniera di Malfidano, avvenuta il 4 settembre 1904. Questo evento storico portò, pochi giorni dopo, al primo sciopero generale d’Italia. Durante quegli scontri tragici, quattro lavoratori rimasero uccisi: Felice Littera, Salvatore Montixi, Giustino Pittau e Giovanni Pilloni. La Regione Sardegna ha ricordato i sacrifici di questi uomini che, con il loro coraggio, hanno lottato per condizioni lavorative e di vita più umane e giuste.

La presidente della Regione, Alessandra Todde, ha dichiarato: “La Sardegna si conferma capofila nella lotta per i diritti dei lavoratori. Sono orgogliosa di rappresentare il nostro popolo e di poter firmare, insieme ai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, il Patto di Buggerru, un protocollo di intesa per la qualità, la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. In Italia e in Sardegna, troppo spesso leggiamo di lavoratori e lavoratrici che perdono la vita sul posto di lavoro. La salute e la sicurezza per chi lavora non sono temi secondari, ma emergenze che vanno affrontate con un impegno straordinario delle istituzioni.”

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Il contesto storico e la rilevanza dell’eccidio di Buggerru

Il 4 settembre 1904 è una data simbolo nella storia del movimento operaio italiano. A Buggerru, la rabbia dei minatori esplose per le inaccettabili condizioni di lavoro imposte dalla società francese che gestiva le miniere. Per reprimere le giuste richieste dei lavoratori, le autorità disposero l’invio di soldati da Cagliari. I tumulti e le proteste culminarono in una tragedia: i militari aprirono il fuoco, causando la morte di tre minatori e ferendo gravemente altri operai. I leader politici e sindacali dell’epoca, Giuseppe Cavallera e Alcibiade Battelli, cercarono di calmare gli animi, ma la situazione degenerò rapidamente.

Questo evento segnò una svolta nella storia sindacale italiana, portando al primo sciopero generale del paese. La cerimonia di commemorazione di oggi, alla quale hanno partecipato la sindaca Laura Cappelli, la presidente della Regione Alessandra Todde e i segretari di Cgil, Cisl e Uil, ha sottolineato l’importanza di tramandare questa memoria fondamentale della storia italiana.

Il Patto di Buggerru: un impegno per la sicurezza sul lavoro

In occasione del 120° anniversario dell’eccidio di Buggerru, la Regione Sardegna ha siglato con Cgil, Cisl e Uil il Patto di Buggerru, un protocollo di intesa per la tutela del lavoro di qualità e per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo documento impegna Regione e sindacati a mettere in atto una serie di azioni concrete per migliorare le condizioni di lavoro, prevenire gli infortuni e le malattie professionali e costruire nuovi strumenti e politiche.

La governatrice Alessandra Todde ha sottolineato: “Per troppo tempo siamo stati una regione ricordata per le sue rivolte. Oggi, è bello che la Sardegna venga ricordata per un gesto che è il primo e unico nel suo genere. Dall’inizio dell’anno, in Sardegna, sono già tredici le vittime di infortuni mortali sul luogo di lavoro. Ogni anno, oltre mille persone perdono la vita in Italia per incidenti sul lavoro, mentre i casi di infortuni superano quota 500mila, oltre alle malattie professionali.”

L’assessore dell’Industria Emanuele Cani ha aggiunto: “Molte cose sono cambiate, ma si continua a parlare di sfruttamento e di morti bianche. Dal sacrificio dei minatori di Buggerru, che hanno aperto la strada alle successive rivendicazioni, si deve partire per garantire qualità, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.”

Donne e bambini in prima linea per una vita migliore

Il convegno tenutosi stamane a Buggerru ha ricordato l’importante ruolo delle donne e dei bambini nella lotta per migliori condizioni di vita e di lavoro. Il poeta minatore Manlio Massole scrisse: “Noi nascemmo in quel giorno dal sangue che moriva”, riferendosi ai tre minatori uccisi il 4 settembre 1904. Questo evento ha segnato profondamente la comunità locale e ha ispirato successive generazioni a lottare per i propri diritti.

Emanuele Madeddu della Filctem Cgil ha dichiarato: “A 120 anni dall’eccidio di Buggerru, occorre ora rimarginare le ferite del territorio con le bonifiche. Il Patto di Buggerru rappresenta un passo importante in questa direzione, ma c’è ancora molto da fare per garantire un lavoro sicuro e dignitoso per tutti.”

Bullet Executive Summary

La commemorazione dei 120 anni dalla protesta degli operai della miniera di Malfidano rappresenta un momento di riflessione sulla storia del movimento operaio italiano e sulla necessità di continuare a lottare per i diritti dei lavoratori. La firma del Patto di Buggerru tra Regione Sardegna e sindacati è un passo significativo verso la promozione della qualità, della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nel contesto legale, è fondamentale comprendere il concetto di diritto del lavoro, che regola le relazioni tra datori di lavoro e lavoratori, garantendo diritti e tutele fondamentali. Un aspetto avanzato di questa disciplina è la responsabilità civile del datore di lavoro, che implica l’obbligo di risarcire i danni subiti dai lavoratori a causa di infortuni o malattie professionali derivanti da condizioni di lavoro non sicure.

Riflettendo su questi temi, emerge l’importanza di un impegno costante e condiviso per migliorare le condizioni di lavoro e prevenire tragedie come quella di Buggerru. Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, sindacati e lavoratori, si può costruire un futuro più sicuro e giusto per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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