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- Il Tribunale di Vallo della Lucania ha dichiarato il comportamento del Comune di Agropoli antisindacale per non aver informato le RSU e i rappresentanti sindacali dell'adozione della delibera del 29 maggio 2023.
- Il giudice del Lavoro ha ordinato la revoca della delibera comunale numero 59, riconoscendo la violazione del CCNL del 16 novembre 2022.
- La sentenza sottolinea l'importanza della consultazione sindacale e del rispetto dei diritti dei lavoratori da parte degli enti comunali.
Sentenza del Tribunale di Vallo della Lucania
Il Tribunale di Vallo della Lucania, sezione Lavoro, ha emesso un decreto il 6 giugno 2024, dichiarando l’antisindacalità delle azioni intraprese dal Comune di Agropoli in merito all’adeguamento del regolamento di Polizia Locale. Questa decisione è stata presa in risposta all’iter giudiziario promosso dalle segreterie provinciali della Csa Salerno e della Cgil Fp Salerno, con l’assistenza legale dell’avvocato Giuliana Alati dell’ufficio legale Cgil.
Il giudice del Lavoro ha riconosciuto la validità delle tesi delle parti sindacali, evidenziando la violazione da parte del Comune di Agropoli degli articoli del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del 16 novembre 2022 e delle disposizioni normative sulla consultazione sindacale. È stato accertato che il Comune di Agropoli ha omesso di informare le Rsu e i Rappresentanti Territoriali delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del contratto sull’adozione della delibera di consiglio comunale numero 59 del 29 maggio 2023.
Il Tribunale ha ordinato al Comune di cessare il comportamento antisindacale attraverso la revoca della delibera. Angelo Rispoli, segretario generale della Csa Salerno, ha commentato: «La sentenza conferma che la tutela dei diritti dei lavoratori è una priorità. L’ente comunale deve rispettare il contratto e consultare le organizzazioni sindacali prima di adottare decisioni che riguardano i lavoratori».
Le Rivendicazioni Sindacali
Le segreterie provinciali della FP CGIL Salerno e della CSA Fiadel Salerno hanno adito il giudice del Lavoro, con l’assistenza dell’avvocato Giuliana Alati dell’ufficio legale CGIL, per appurare la lesione delle prerogative sindacali. Il giudice ha accolto le tesi dei sindacati, appurando la violazione da parte del Comune di Agropoli delle normative in materia di organizzazione e disciplina degli uffici, soggetta alla consultazione sindacale.
Il giudice del Lavoro ha dichiarato il comportamento antisindacale del Comune di Agropoli per non aver informato le RSU e i Rappresentanti Territoriali delle Organizzazioni Sindacali di Categoria firmatarie del CCNL di categoria, dell’adozione della delibera di Consiglio Comunale del 29 maggio 2023. Ha quindi ordinato al Comune di cessare il comportamento antisindacale attraverso la revoca della delibera.
Questa decisione potrebbe determinare novità nel corpo di Polizia Municipale. La delibera, voluta dal sindaco Roberto Mutalipassi, potrebbe portare a un avvicendamento nelle cariche dei caschi bianchi.
I sindacati hanno commentato: «La FP CGIL SALERNO e la CSA FIADEL SALERNO hanno dimostrato la legittimità delle rivendicazioni a tutela dei diritti dei lavoratori e la necessità del rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro».
Le Implicazioni della Sentenza
Il giudice del Tribunale di Vallo della Lucania, sezione Lavoro, ha dichiarato l’antisindacalità della procedura adottata dal Comune di Agropoli per l’adeguamento del regolamento di Polizia Locale, approvato in Consiglio Comunale nel maggio 2023, senza preventiva informazione alle organizzazioni sindacali. Le segreterie provinciali della FP CGIL Salerno e della CSA Fiadel Salerno hanno adito il giudice del Lavoro, istruito dall’avvocato Giuliana Alati dell’ufficio legale CGIL, per appurare la lesione delle prerogative sindacali.
Il giudice ha accolto le tesi dei sindacati, appurando la violazione da parte del Comune di Agropoli delle normative in materia di organizzazione e disciplina degli uffici, soggetta alla consultazione sindacale. Il giudice del Lavoro ha dichiarato il comportamento antisindacale del Comune di Agropoli per non aver informato le RSU e i Rappresentanti Territoriali delle Organizzazioni Sindacali di Categoria firmatarie del CCNL di categoria, dell’adozione della delibera di Consiglio Comunale del 29 maggio 2023, ordinando al Comune di cessare il comportamento antisindacale attraverso la revoca della citata delibera.
FP CGIL e CSA Fiadel Salerno hanno concluso che la sentenza dimostra la legittimità delle rivendicazioni a tutela dei diritti dei lavoratori e la necessità dell’Ente Comunale di rispettare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
Bullet Executive Summary
La sentenza del Tribunale di Vallo della Lucania rappresenta un importante riconoscimento della legittimità delle rivendicazioni sindacali e sottolinea l’importanza della tutela dei diritti dei lavoratori nelle relazioni industriali. Il giudice ha dichiarato antisindacale il comportamento del Comune di Agropoli per non aver informato le RSU e i Rappresentanti Territoriali delle Organizzazioni Sindacali di Categoria firmatarie del CCNL di categoria, dell’adozione della delibera di Consiglio Comunale del 29 maggio 2023, ordinando al Comune di cessare il comportamento antisindacale attraverso la revoca della delibera.
Questa sentenza evidenzia la necessità di rispettare le normative sulla consultazione sindacale e il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, ribadendo che la tutela dei diritti dei lavoratori deve essere una priorità per gli enti comunali.
In conclusione, questa vicenda ci ricorda l’importanza della trasparenza e della comunicazione nelle decisioni che riguardano i lavoratori. È fondamentale che le amministrazioni pubbliche rispettino le normative vigenti e coinvolgano le organizzazioni sindacali nelle decisioni che possono avere un impatto significativo sui dipendenti. Solo attraverso un dialogo aperto e costruttivo è possibile garantire un ambiente di lavoro equo e rispettoso dei diritti di tutti.