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Perché i lavoratori del turismo sono così sfruttati in Italia?

Il camper della Cgil fa tappa a Civitanova per sensibilizzare sui diritti dei lavoratori del turismo, evidenziando un modello occupazionale insostenibile.
  • Il settore turistico contribuisce al 9,5% del PIL nazionale.
  • L’80% dei contratti nel turismo sono a tempo determinato.
  • Raccolte 50 firme a Civitanova contro il ddl Calderoli.

Il “Camper dei Diritti” della Cgil di Macerata ha fatto tappa a Civitanova, portando avanti una campagna di sensibilizzazione sulla tutela dei lavoratori del turismo. Ieri pomeriggio, il mezzo della Filcams Cgil di Macerata si è fermato sul lungomare centro, tra gli stabilimenti balneari Il Veneziano e Attilio, per promuovere la consapevolezza sui temi del lavoro, dei contratti nazionali e dei diritti dei lavoratori. L’iniziativa ha incluso anche una raccolta firme per il referendum sull’autonomia differenziata.

Biagio Liberati, segretario organizzativo della Cgil di Macerata, ha spiegato che il ddl Calderoli rischia di impoverire il lavoro, colpire la sicurezza e smantellare l’istruzione. “Siamo preoccupati per il livello del sistema sanitario universalistico per tutti. Questa riforma potrebbe minare le certezze acquisite, servono più risorse nella scuola e nella sanità,” ha dichiarato Liberati. Durante la mattinata sono state raccolte 50 firme a Civitanova.

Angelica Bravi, presente con la campagna “Mettiamo il Turismo Sottosopra”, ha sottolineato l’importanza di portare all’attenzione dei turisti le tematiche del lavoro nel settore turismo e di difendere i diritti dei lavoratori del settore.

Nel Settore del Turismo l’80% dei Contratti sono a Tempo Determinato

Un dato allarmante emerge dal settore turistico: l’80% dei contratti sono a tempo determinato. Questo modello occupazionale insostenibile è al centro delle critiche della Filcams Cgil, che ribadisce la necessità di superare questo sistema e di mettere al centro il lavoro, la qualità dell’occupazione e la sostenibilità delle condizioni lavorative nel settore.

Il turismo rappresenta il 9,5% del PIL nazionale, eppure, dietro l’immagine patinata del settore, proliferano il lavoro nero e grigio, il lavoro sottopagato e le professionalità svilite. La stagionalità del lavoro nel turismo porta a una forza lavoro sfruttata all’osso, senza riposi, ferie o malattia, con turni di lavoro che superano le ore previste contrattualmente e straordinari quasi mai retribuiti.

Migliaia di persone, alla fine della stagione, restano senza impiego e con una copertura sociale insufficiente, sperando di ottenere nuovamente un posto di lavoro l’anno seguente, nonostante un salario inadeguato. Durante la stagione, queste persone non avranno più tempo per altro se non per il lavoro.

Cosa ne pensi?
  • 👏 Iniziativa lodevole per sensibilizzare sulla tutela dei lavoratori......
  • 😡 Il turismo italiano è sinonimo di sfruttamento sfrenato......
  • 🔄 Guardare il turismo da una prospettiva capovolta ci fa riflettere......

Mettiamo il Turismo Sottosopra

La campagna “Mettiamo il Turismo Sottosopra” della Filcams Cgil si ripete anche nel 2024, con l’obiettivo di ribadire la necessità di un cambiamento radicale nel settore turistico. La campagna porta il sindacato direttamente sulle spiagge, nei locali, negli alberghi e nei luoghi della cultura, per incontrare lavoratrici e lavoratori e mettere insieme #TurismoSottoSopra, guardando il settore da un’altra prospettiva.

La Filcams Cgil denuncia che, mentre il settore è in piena attività e raggiunge cifre da record, dietro le quinte proliferano il lavoro nero e grigio, il lavoro sottopagato e le professionalità svilite. La stagionalità del lavoro nel turismo porta a una forza lavoro sfruttata all’osso, senza riposi, ferie o malattia, con turni di lavoro che superano le ore previste contrattualmente e straordinari quasi mai retribuiti.

La maggior parte degli imprenditori del turismo pensa che sia ovvio pretendere molto e dare poco: una cameriera ai piani deve preparare dieci stanze in un’ora per evitare la decurtazione dello stipendio, un bagnino deve aprire ombrelloni e lettini e pulire la spiaggia anziché vigilare sui bagnanti, e le mance di un facchino sono considerate parte della retribuzione. Questo non deve essere ovvio: il lavoro ha un valore e le lavoratrici e i lavoratori devono farsi valere, con l’aiuto del sindacato.

Una Pedalata sulla Passeggiata di Viareggio con Filcams Cgil a Sostegno dei Lavoratori del Turismo

Nel contesto della campagna “Mettiamo il Turismo Sottosopra”, la Filcams Cgil di Lucca ha programmato per domani, 2 agosto, una pedalata sulla passeggiata di Viareggio. L’iniziativa prevede una fermata in vari alberghi e pubblici esercizi per intercettare sul posto di lavoro gli addetti del settore e fornire loro informazioni sul contratto nazionale rinnovato e sulle tutele disponibili.

Il ritrovo è previsto davanti alla Cgil di Viareggio alle 17, per poi partire dall’inizio della passeggiata in direzione Lido. Questo evento rappresenta un ulteriore sforzo per coinvolgere la cittadinanza, i turisti, le lavoratrici e i lavoratori, condividendo riflessioni sullo stato del comparto turistico attraverso momenti di musica e animazione teatrale.

Bullet Executive Summary

La campagna della Cgil di Macerata e della Filcams Cgil mette in luce le criticità del settore turistico, evidenziando la necessità di tutelare i diritti dei lavoratori attraverso contratti nazionali equi e sostenibili. Con iniziative come il “Camper dei Diritti” e la pedalata sulla passeggiata di Viareggio, il sindacato si impegna a sensibilizzare la cittadinanza e a promuovere un cambiamento radicale nel modello occupazionale del turismo.

Nozione base di legale correlata: Il contratto di lavoro a tempo determinato è regolato dal Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81, che stabilisce le condizioni e i limiti per la stipula di tali contratti, al fine di evitare abusi e garantire la tutela dei lavoratori.

Nozione avanzata di legale correlata: La Direttiva 1999/70/CE del Consiglio dell’Unione Europea, relativa all’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso dall’UNICE, dal CEEP e dalla CES, mira a migliorare la qualità del lavoro a tempo determinato garantendo il principio di non discriminazione e prevenendo gli abusi derivanti dall’utilizzo di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato successivi.

In conclusione, il settore del turismo, pur rappresentando una parte significativa dell’economia nazionale, necessita di un’attenzione maggiore verso i diritti dei lavoratori. La precarietà e lo sfruttamento non possono essere la norma; è essenziale promuovere un modello occupazionale sostenibile e rispettoso delle professionalità. Riflettiamo su come possiamo contribuire a questo cambiamento, sostenendo iniziative che promuovono la giustizia sociale e il rispetto dei diritti dei lavoratori.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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