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Quali sfide affronta la sanità nella Locride oggi?

La sanità nella Locride è in crisi: una panoramica sulle carenze di personale, le risposte istituzionali e le nuove sfide economiche, tra debiti e necessità di interventi urgenti.
  • Altissima percentuale di migrazione sanitaria a causa della mancanza di personale e strumentazione adeguata.
  • Numerose assunzioni negli ultimi due anni per mantenere operativo l'ospedale di Locri, ma ancora molte sfide da affrontare.
  • Debito dell'Asp di Reggio Calabria ridotto da 250.606.223,37 euro a 218.721.472,64 euro attraverso una gestione più trasparente e puntuale.

«La Locride vive ormai da troppi anni in una condizione di profonda precarietà sanitaria, senza la garanzia di quel diritto alla salute ben piantato nella Costituzione italiana. Una precarietà drammaticamente raccontata dagli ultimi casi di morti sospette, dalle guardie mediche chiuse per mancanza di medici, dai consultori decimati per lo stesso motivo, dalla altissima percentuale di migrazione sanitaria, dai servizi impoveriti e dalla professionalità di tantissimi medici di eccellenza limitata dall’assenza di strumentazione adeguata e di personale».

Così si esprime Raffaele Sainato, capogruppo di opposizione “Con Senso civico per Locri”, in una nota che evidenzia la situazione critica della sanità nella Locride. Sainato sottolinea come sulla pelle dell’ospedale locrese si siano consumate strumentalizzazioni di tutti i generi, con nessuno che abbia mai guardato in faccia i malati, e ognuno che abbia pensato solo ai propri obiettivi personali.

«Serve un intervento deciso e autorevole da parte di chi ha gli strumenti per agire. Ma chi li ha?! Mi sono chiesto. Dalla mia postazione di militante della politica al servizio dei cittadini, osservando quanto mi accade intorno, ritengo che nessuno meglio dell’onorevole Cannizzaro possa trovare la volontà per intervenire, deputato della Repubblica italiana e profondo conoscitore del suo territorio, quello dell’area metropolitana di Reggio Calabria, il quale ha tributato grandi consensi e sincera fiducia nella sua capacità di risolvere problematiche su cui solo la politica può intervenire con risolutezza».

Sainato conclude con un appello diretto a Cannizzaro, riconoscendo la sua capacità di rappresentanza a tutti i livelli e chiedendogli di utilizzare questa capacità per dare una speranza alla Locride, una nuova vita all’ospedale di Locri e una solidità alla medicina del territorio.

Le Risposte della Regione e dell’Asp: Assunzioni e Sfide

I sindaci chiamano, Regione e Asp rispondono. Dopo l’ultima assemblea degli amministratori locali della Locride, che hanno posto l’accento soprattutto sull’isolamento sanitario di diversi centri del territorio, la manager dell’azienda sanitaria provinciale reggina Lucia Di Furia insieme al governatore Roberto Occhiuto è stata a Locri a confrontarsi con i primi cittadini. Sul tavolo la cronica carenza di personale.

«Qui a Locri negli ultimi due anni abbiamo fatto molte assunzioni – ha detto il presidente della giunta regionale – Se non le avessimo fatte questo ospedale sarebbe chiuso. Chiaramente resta molto da fare. Tra chiudere gli ospedali o assumere medici cubani ho scelto la strada più difficile, mandandoli qui e non in altre parti della Calabria. Guardie mediche? C’è difficoltà a reperire personale sanitario. Stiamo affrontando il problema cercando di coprire le zone carenti. Le critiche ci stimolano».

Dal canto suo il commissario dell’Asp di Reggio, pur ammettendo le oggettive difficoltà, ha rivendicato con forza i risultati ottenuti. «Abbiamo fatto molte assunzioni – ha espresso il commissario – incrementando l’organico del pronto soccorso dell’ospedale di Locri con infermieri, poi bisogna essere capaci di non mandare tutti in ferie nello stesso periodo. Serve programmare bene».

Nonostante le rassicurazioni di Regione e Asp, tra i sindaci serpeggia ancora molto scetticismo. «Credo che sulla mancanza di personale bisogna intervenire in modo deciso – ha ribadito il sindaco di Siderno Mariateresa Fragomeni, delegata dei primi cittadini nella conferenza dei sindaci dell’Asp – Occhiuto con la sua autorevolezza deve chiedere un nuovo decreto al Governo dove vengano immesse nuove risorse per le zone disagiate in modo tale che i concorsi vengano resi più attrattivi, altrimenti continueranno ad andare deserti e questa zona continuerà ad avere problemi di carenza di personale».

Cosa ne pensi?
  • 💡 Grande lavoro di riorganizzazione contabile, ma resta molto da fare......
  • ❗ La crisi del personale nella sanità della Locride è preoccupante......
  • 🤔 La proposta di assumere medici cubani è una soluzione inedita e coraggiosa......

Il Nuovo Corso Contabile all’Asp di Reggio Calabria

Una perdita di 4,3 milioni di euro, e un debito verso i fornitori quantificato in 218,7 milioni. Sono questi alcuni dei dati più significativi del Bilancio d’esercizio 2023 dell’Asp di Reggio Calabria, adottato lo scorso 2 agosto. Il bilancio era stato adottato a luglio dalla dg dell’Asp reggina Lucia Di Furia ma è stato riadottato per la «riedizione del documento contabile riferito all’anno 2022».

Confermato dunque il nuovo trend in quella che è forse l’azienda sanitaria più complicata in Calabria, in passato additata come una realtà completamente “sgovernata” e caratterizzata da una contabilità “orale”. Adesso le cose sembrano effettivamente diverse: nella relazione allegata al bilancio 2023 dell’Asp di Reggio Calabria si evidenzia «… il puntuale e completo lavoro di regolarizzazione di tutti i sospesi di cassa al 31 dicembre 2023 compresa la regolarizzazione di tutti i mandati sospesi inerenti il contenzioso aziendale per pagamenti effettuati dal Tesoriere a seguito di assegnazioni giudiziarie avvenute nel corso dell’anno 2023. Tale preciso e puntuale lavoro è stato eseguito dall’azienda già a partire dal bilancio 2022, consente un più puntuale allineamento dei partitari con i debiti aziendali».

La relazione quindi annota: «Per quanto riguarda la gestione nel corso del 2023 sul fronte amministrativo-contabile-gestionale, numerosi sono stati gli atti prodotti, finalizzati alla riorganizzazione dei processi, alla sistematizzazione di copia informatica per consultazione procedure tecnico-amministrative consolidate e uniformi, in linea con le normative di settore. A tal fine l’azienda ha dato seguito ad azioni che hanno consentito una migliore e più efficiente gestione amministrativa, nominando diversi direttori delle Uoc (Programmazione e Controllo di gestione, Provveditorato-Economato, Economico-Finanziario, Tecnico Patrimoniale) consentendo in tal modo di intraprendere una operazione volta al recupero delle attività di settore, anche considerando la strategicità di tali strutture, per la buona gestione dell’azienda. Grazie all’istituzione del Controllo di Gestione sono state messe in atto tutte le attività finalizzate alla implementazione e via via alla messa a regime della contabilità analitica».

“Giro di vite” poi all’Asp di Reggio Calabria per quanto riguarda la ricostruzione del debito, dopo un oscuro passato di caos, illegalità e irregolarità diffuse, doppi e tripli pagamenti. «L’Asp – si legge ancora nella relazione – ha proseguito nel corso del 2023 con l’attività di circolarizzazione del debito, avviata nel 2022, e su un debito ricognito e “circolarizzato” dal valore presunto di euro 250.606.223,37 rilevato nella Relazione al Bilancio 2022, a seguito di ulteriori e approfondite verifiche effettuate nel corso del 2023, il debito verso fornitori è stato quantificato nell’importo di euro 218.721.472,64, con le risultanze circa la definizione ed i pagamenti di cui alle tabelle riportate nella sezione dedicata. Per il contenimento della situazione debitoria la direzione aziendale si è concentrata sull’obiettivo di ridurre i tempi di pagamento, evitando ritardi come maturati negli esercizi precedenti e che hanno portato i fornitori a cessioni e ad atti di contenzioso, che tutt’ora continuano a mettere l’Azienda in difficolta, costringendo l’amministrazione a moltiplicare i propri sforzi per far fronte, non solo alle attività ordinarie, ma contestualmente al recupero delle precedenti gestioni, che hanno lasciato ritardi e contenziosi che stanno giungendo a maturazione. Il risultato della gestione 2023 attesta un miglioramento, rispetto al 2022, dell’indice di tempestività dei pagamenti rilevabile al 31 dicembre 2023. In tale contesto rileva la puntuale regolarizzazione dei contratti con il Privato accreditato necessaria al fine di consentire la corretta erogazione delle prestazioni sanitarie, ospedaliere e per la specialistica ambulatoriale e diagnostica come pure per le attività territoriali. Tutti i contratti sono deliberati e pubblicati nella sezione Amministrazione trasparente per rendere trasparente le loro attività insieme a quelle direttamente gestite dalla azienda. In tale settore si è intervenuti anche organizzativamente assicurando la regolarità e tempestività dei pagamenti».

Una tabella allegata alla relazione al Bilancio 2023 dell’Asp di Reggio Valore e costi della produzione Sul piano più prettamente contabile, nella relazione si specifica che «il valore della produzione dell’Asp di Reggio Calabria rispetto al previsionale ha raggiunto un delta del + 4,18%». Anche il costo totale della produzione «rispetto al previsionale 2023 ha raggiunto un delta positivo rispetto al bilancio di previsione del 5,97%, questo coerentemente con il relativo aumento della produzione». Un passaggio riguarda la voce costo del personale: «Nonostante si sia dato corso nel 2023 a numerose procedure concorsuali per sopperire al fabbisogno aziendale con riferimento alle spese per il personale si è registrato un decremento rispetto al previsionale 2023 pari ad euro 2.021.317,55, che corrisponde a una flessione del 1,15%. Il decremento riscontrato riguarda principalmente il “personale ruolo sanitario” a fronte di un incremento della voce del “personale del ruolo tecnico”. Nel complesso – conclude la relazione – all’Asp di Reggio Calabria «il risultato d’esercizio si chiude con una perdita di euro 4.361.632. Tale perdita sarà oggetto di ripiano da parte della Regione Calabria con suoi provvedimenti successivi».

Bullet Executive Summary

La situazione sanitaria nella Locride rappresenta un problema complesso e di lunga data, che richiede interventi decisi e coordinati da parte delle istituzioni. La cronica carenza di personale e la mancanza di strumentazione adeguata sono solo alcune delle sfide che l’ospedale di Locri deve affrontare. Nonostante gli sforzi della Regione e dell’Asp, la strada per una sanità efficiente e accessibile è ancora lunga.

La gestione contabile dell’Asp di Reggio Calabria ha visto miglioramenti significativi, con una riduzione del debito e una maggiore trasparenza nei pagamenti. Tuttavia, la perdita di 4,3 milioni di euro nel 2023 evidenzia che c’è ancora molto da fare per raggiungere una stabilità finanziaria.

La nozione base di legale correlata a questo tema riguarda il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana, che garantisce a tutti i cittadini il diritto a ricevere cure mediche adeguate. Una nozione avanzata riguarda invece la responsabilità amministrativa delle aziende sanitarie, che devono garantire una gestione trasparente ed efficiente delle risorse pubbliche, come previsto dal decreto legislativo 231/2001.

In conclusione, è fondamentale che le istituzioni continuino a lavorare insieme per risolvere le criticità della sanità nella Locride, garantendo ai cittadini il diritto alla salute e una gestione trasparente ed efficiente delle risorse. Solo attraverso un impegno congiunto e una visione a lungo termine sarà possibile superare le sfide attuali e costruire un sistema sanitario solido e affidabile per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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