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- La Corte di Cassazione ha stabilito che un nuovo rapporto sentimentale, anche a distanza, può far perdere all'ex coniuge il diritto all'assegno di divorzio se è stabile e duraturo.
- Nel caso specifico, un ex marito ha visto riconosciuto il ricorso contro il mantenimento stabilito dalla Corte d'Appello, che era di 900 euro mensili, poi ridotto a 300 euro in primo grado.
- La Corte ha chiarito che la relazione stabile non richiede necessariamente la convivenza fisica, ma può basarsi su solidarietà e sussidio reciproco.
- Accettare un'eredità può influenzare l'assegno di divorzio, revocandolo se l'eredità porta all'autosufficienza economica del beneficiario.
Il recente orientamento della Corte di Cassazione ha segnato un cambiamento significativo nella giurisprudenza relativa all’assegno di divorzio. La Suprema Corte ha stabilito che un nuovo rapporto sentimentale, anche se a distanza, può far perdere all’ex coniuge il diritto all’assegno di divorzio. Questo principio è stato ribadito in una serie di sentenze che hanno evidenziato come la società moderna non possa più essere considerata statica, ma debba tenere conto delle nuove forme di relazione.
In un caso specifico, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un ex marito, annullando con rinvio la decisione della Corte d’Appello che aveva confermato l’assegno di mantenimento iniziale di 900 euro al mese, ridotto a 300 euro in primo grado. La donna, priva di reddito e affetta da gravi problemi di salute, aveva iniziato una relazione con un uomo residente in Germania, mentre lei viveva in Italia. La Corte territoriale aveva ritenuto che non fosse stata dimostrata una stabile convivenza, considerando la relazione come una semplice frequentazione amorosa.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione della Corte d’Appello, affermando che non è sufficiente rilevare che i partner abbiano due distinte abitazioni in città diverse per escludere un progetto di vita comune. La Suprema Corte ha sottolineato che una relazione stabile more uxorio può declinarsi in forme diverse rispetto al modello tradizionale di convivenza. Il giudice dovrà accertare se la distanza tra i partner comprenda un diverso modo di vivere la relazione, caratterizzato da solidarietà e sussidio reciproco, come in un matrimonio.
La Cassazione ha evidenziato che la società moderna è in continua evoluzione e che le relazioni sentimentali possono assumere forme diverse, non necessariamente legate alla convivenza fisica. Pertanto, anche una relazione a distanza può essere considerata stabile e duratura, con conseguente perdita del diritto all’assegno di divorzio.
Implicazioni della Nuova Giurisprudenza
Questa pronuncia innovativa della Corte di Cassazione ha importanti implicazioni nel panorama legale moderno. In passato, l’assegno di divorzio veniva spesso determinato automaticamente, ma oggi la sua concessione, riduzione o revoca dipende da una serie di fattori. La Corte ha chiarito che l’assegno divorzile non serve solo a garantire il sostentamento dell’ex coniuge, ma anche a ripagarlo dei sacrifici professionali e reddituali fatti per la famiglia.
La nuova stabilità derivante da una relazione sentimentale, anche a distanza, può determinare la revoca del beneficio. Questo perché l’intento di comunione materiale e spirituale tra i partner fa di loro una coppia stabile, indipendentemente dalla convivenza o dalle nozze. La Corte ha quindi stabilito che l’assegno di divorzio può essere revocato a prescindere dalla convivenza fisica, se esiste un progetto di vita comune.
Il Caso dell’Eredità
Un altro aspetto rilevante riguarda l’incidenza dell’eredità sull’assegno di divorzio. Secondo la Cassazione, l’accettazione di un’eredità può determinare un mutamento significativo delle condizioni economiche del beneficiario dell’assegno. Tuttavia, per revocare o ridurre l’assegno, è necessario accertare che l’eredità abbia reso il beneficiario economicamente autosufficiente.
La Suprema Corte ha ribadito che lo scopo dell’assegno di divorzio non è equiparare le situazioni reddituali tra gli ex coniugi, ma garantire l’autosufficienza economica a quello meno abbiente. Se questo risultato viene raggiunto grazie all’eredità, il Tribunale può revocare l’assegno. Tuttavia, l’aumento del patrimonio derivante dall’eredità non è di per sé sufficiente per revocare l’assegno se l’ex coniuge non è ancora autosufficiente economicamente.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la Corte di Cassazione ha introdotto un’importante innovazione nel diritto di famiglia, stabilendo che un nuovo rapporto sentimentale, anche a distanza, può far perdere il diritto all’assegno di divorzio. Questo principio riflette l’evoluzione della società moderna e delle forme di relazione. Inoltre, l’accettazione di un’eredità può incidere sull’assegno di divorzio, ma solo se determina l’autosufficienza economica del beneficiario.
Nozione base di legale: L’assegno di divorzio è una misura economica che mira a garantire l’autosufficienza economica dell’ex coniuge meno abbiente. Può essere concesso, ridotto o revocato in base alle condizioni economiche dei coniugi e alle nuove circostanze sopravvenute.
Nozione avanzata di legale: La revoca dell’assegno di divorzio può avvenire anche in caso di una relazione sentimentale a distanza, se questa è considerata stabile e duratura. La giurisprudenza moderna riconosce che le relazioni possono assumere forme diverse rispetto al modello tradizionale di convivenza, e che l’intento di comunione materiale e spirituale tra i partner può essere sufficiente per considerare la relazione stabile.