La nuova legge sulla cybersecurity proteggerà davvero l’Italia?

Il 20 giugno 2024, il Senato ha approvato con 80 voti favorevoli, 3 contrari e 57 astensioni il disegno di legge sulla cybersecurity, presentato dal governo a febbraio e già approvato dalla Camera a maggio. Questo provvedimento, fortemente voluto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio e autorità delegata all’intelligence, Alfredo Mantovano, mira a rafforzare la sicurezza informatica del Paese senza nuovi oneri finanziari per lo Stato. Tuttavia, questa clausola di invarianza finanziaria ha suscitato numerose critiche da parte delle opposizioni.

Le Misure Previste dalla Legge

Il testo della legge prevede una serie di misure volte a rafforzare gli obblighi di sicurezza per la pubblica amministrazione contro gli attacchi hacker e ad innalzare le pene per i reati informatici. Tra le novità più rilevanti, vi è l’obbligo per tutti gli enti pubblici, compresi i Comuni con più di 100.000 abitanti, di segnalare in tempo reale eventuali attacchi informatici all’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, guidata dall’ex prefetto di Roma, Bruno Frattasi. Questo obbligo si estende anche alle società pubbliche che gestiscono reti di trasporto e acquedotti.

Inoltre, la legge prevede pene severe per gli enti pubblici che non denunciano attacchi o buchi nella sicurezza informatica. In particolare, l’estorsione informatica, basata su dati sottratti abusivamente, sarà punita con pene fino a ventidue anni di carcere se commessa a danno di soggetti deboli. Un’altra misura significativa è lo stop al malcostume degli agenti segreti addestrati dallo Stato in sicurezza telematica di lavorare per aziende private, portando con sé conoscenze e segreti appresi per lo Stato.

Critiche e Polemiche

Nonostante l’approvazione della legge, le opposizioni hanno sollevato numerose critiche, in particolare riguardo alla clausola di invarianza finanziaria. La senatrice rossoverde Ilaria Cucchi ha sottolineato che la cybersecurity è una difesa essenziale che non può essere affrontata a costo zero. Senza i fondi necessari per promuovere l’uso responsabile dei dispositivi digitali, il provvedimento rischia di rimanere un elenco di intenti che potrebbe compromettere la sicurezza informatica del Paese.

Anche il deputato del Movimento 5 Stelle, Roberto Scarpinato, ha criticato la legge, definendola destinata a rimanere una legge manifesto. Secondo Scarpinato, la clausola di invarianza finanziaria priva i soggetti onerati delle risorse minimali di personale qualificato, attrezzature e fondi necessari per assolvere i nuovi e delicati compiti affidati. Walter Verini del Partito Democratico ha definito la legge “l’ennesimo provvedimento bandiera” che evidenzia problemi senza fornire soluzioni concrete.

Prossimi Passaggi e Direttive Europee

Nei prossimi mesi, il Parlamento italiano dovrà affrontare altri due passaggi cruciali per cambiare la natura della sicurezza informatica nel Paese. Il primo è il decreto legge Sicurezza, mentre il secondo riguarda il recepimento nell’ordinamento nazionale, entro metà ottobre, delle direttive europee Nis 2 per la cybersecurity e Cer per la resilienza dei soggetti critici. Questi passaggi saranno fondamentali per rafforzare ulteriormente le difese del Paese contro gli attacchi informatici.

Bullet Executive Summary

La nuova legge sulla cybersecurity rappresenta un passo avanti significativo nella protezione delle infrastrutture informatiche del Paese. Tuttavia, le critiche riguardo alla mancanza di risorse finanziarie sollevano dubbi sulla sua efficacia a lungo termine. Le prossime sfide includono l’implementazione del decreto legge Sicurezza e il recepimento delle direttive europee Nis 2 e Cer.

Nozione base di legale: La clausola di invarianza finanziaria è una disposizione che prevede che l’attuazione di una legge non comporti nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.

Nozione avanzata di legale: Il principio di golden power consente al governo di intervenire in operazioni societarie che riguardano settori strategici per la sicurezza nazionale, come la cybersecurity, al fine di proteggere gli interessi essenziali dello Stato.

In conclusione, questa legge rappresenta un tentativo ambizioso di rafforzare la sicurezza informatica del Paese, ma la sua efficacia dipenderà dalla capacità di superare le criticità sollevate e di implementare le misure previste in modo efficace e sostenibile.