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- 46 imputati vedono confermate le loro condanne.
- Annullati i ricorsi della Procura generale di Catanzaro contro le assoluzioni di 6 persone.
- Nuovo giudizio per 5 imputati tra cui Luigi Caputo e Francesco Tallarico.
- Alcune pene rideterminate, tra cui una riduzione di tre anni e quattro mesi per Carmine Muto e Antonio De Luca.
- Eliminata una pena di otto mesi per Francesco Farao e sostituita l'interdizione perpetua dai pubblici uffici con una temporanea.
La Corte Suprema di Cassazione ha emesso la sentenza definitiva nel processo “Stige”, un procedimento penale di grande rilevanza che ha visto coinvolti numerosi esponenti della cosca ‘ndranghetista Farao-Marincola di Cirò, nella provincia di Crotone. La sentenza, emessa dalla seconda sezione penale della Corte, ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da 46 imputati, confermando così le condanne precedentemente inflitte.
Le Condanne e le Assoluzioni
La sentenza ha confermato le condanne per numerosi esponenti della cosca, tra cui Francesco Aloe, Gaetano Aloe, Giuseppina Aloe, Lucia Aloe, Antonio Anania, Ercole Anania, Antonio Bartuca, Moncef Blaich, Martino Cariati, Giovanni Caruso, Erminia Castellano, Giuseppe Castellano, Vito Castellano, Dino Celano, Filomena Coco, Gennaro Crugliano, Leonardo Crugliano, Mirco Crugliano, Vittorio Farao, Giovanna Foderaro, Franco Gigliotti, Nino Greco, Giuseppe Guarino, Pasqualina Lascenzione, Mario Lavorato, Cataldo Marincola, Salvatore Morrone, Luigi Muto, Santino Muto, Basilio Paletta, Domenico Palmieri, Rosario Placido, Fabio Potenza, Carmela Roberta Putrino, Eugenio Quattromani, Domenico Rocca, Francesco Russo, Giuseppe Sestito, Roberto Siciliani, Carmine Siena, Palmiro Salvatore Siena, Giovanni Spadafora, Antonio Squillace, Carolina Terlizzi e Annamaria Veltri.
La Cassazione ha inoltre dichiarato inammissibili i ricorsi della Procura generale di Catanzaro contro le assoluzioni di Ludovico Tallarico, Angelo Cofone, Adolfo D’Ambrosio, Vincenzo Zampelli, Bruno Tucci e Vincenzo Santoro.
Le Sentenze Annullate e i Rinviati a Giudizio
La Corte ha annullato con rinvio le sentenze relative a Luigi Caputo, Amodio Caputo, Cataldo Marincola e Aldo Marincola, in relazione al capo 1, disponendo un nuovo giudizio presso un’altra sezione della Corte di appello di Catanzaro. Anche per Francesco Tallarico è stato disposto un nuovo giudizio in relazione al trattamento sanzionatorio, mentre il ricorso per i reati ai capi 1, 14, 68, 73, 108, 109 e 110 è stato dichiarato inammissibile.
Per Giuseppe Spagnolo, la Cassazione ha annullato la sentenza relativa al reato del capo 87, dichiarando che “il fatto non sussiste”. Inoltre, è stata annullata la sentenza relativa all’aggravante del reato del capo 25 e del capo 81, con rinvio per un nuovo giudizio. Anche per Salvatore Giglio è stata annullata la sentenza relativa al capo 15, eliminando una pena di un anno e quattro mesi di reclusione.
Giuseppe Giglio ha visto annullata la sentenza relativa al capo 67, con l’eliminazione di una pena di due anni di reclusione. Anche per il capo 59 è stata disposta la confisca con rinvio per un nuovo giudizio. La sentenza per Vincenzo Marino è stata annullata senza rinvio per prescrizione dei reati ascritti.
Per Antonella Rocca, la Cassazione ha annullato la sentenza relativa al capo 69, dichiarando che “il fatto non sussiste”, e ha disposto il dissequestro e la restituzione dei beni del compendio aziendale di Rocca Srl. Stessa misura è stata disposta per Francesco Rocca.
Le Misure di Sicurezza e le Rideterminazioni delle Pene
La Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata per Francesco Farao, relativa ai capi 85 e 86, estinti per prescrizione, eliminando una pena di otto mesi di reclusione e sostituendo l’interdizione perpetua dai pubblici uffici con un’interdizione temporanea. È stata inoltre annullata la sentenza relativa all’applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata, con rinvio per un nuovo giudizio.
Per Luigi Rizzo, Salvatore Rizzo, Francesco Salvato, Vincenzo Santoro e Donato Gangale, la Cassazione ha annullato le sentenze relative ai capi 19 e 20, disponendo un nuovo giudizio. Anche per Francesco Basta è stata annullata la sentenza relativa al trattamento sanzionatorio del reato del capo 1, con rinvio per un nuovo giudizio.
La Corte ha inoltre rettificato la sentenza impugnata per Carmine Muto e Antonio De Luca, rideterminando la pena a tre anni e quattro mesi di reclusione per entrambi.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la sentenza della Cassazione nel processo “Stige” rappresenta un momento cruciale nella lotta contro la ‘ndrangheta e le sue infiltrazioni nel tessuto economico e politico del territorio. La conferma delle condanne e l’annullamento di alcune sentenze con rinvio per nuovi giudizi sottolineano l’importanza di un sistema giudiziario rigoroso e attento nella lotta contro la criminalità organizzata.
Nozione base di legale: La prescrizione è un istituto giuridico che estingue il reato trascorso un determinato periodo di tempo dalla sua commissione, senza che sia stata pronunciata una sentenza definitiva.
Nozione avanzata di legale: L’inammissibilità di un ricorso in Cassazione può derivare da vizi formali o sostanziali del ricorso stesso, come la mancanza di specificità dei motivi, la tardività della presentazione o l’infondatezza delle questioni sollevate.