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- La sentenza n. 31122 del 30 luglio 2024 ha stabilito la sanzione penale per la mancata iscrizione all'OAM.
- La violazione dell'articolo 127 del TULPS prevede solo sanzioni amministrative, mentre il Dlgs 92/2017 impone sanzioni penali per la mancata iscrizione all'OAM.
- Le sanzioni per chi non è iscritto nel registro OAM includono la reclusione da sei mesi a quattro anni e una multa da 2.000 a 10.000 euro.
L’esercizio dell’attività di “compro oro” senza essere iscritti nel registro degli operatori dell’OAM (Organismo degli Agenti e Mediatori) è stato recentemente oggetto di una sentenza della Corte di Cassazione. La sentenza n. 31122 del 30 luglio 2024, emessa dalla Terza Sezione Penale, ha stabilito che tale omissione è sanzionata penalmente e non con una semplice sanzione amministrativa.
La normativa di riferimento è l’articolo 3 del Dlgs 92/2017, che disciplina l’iscrizione obbligatoria nel registro degli operatori compro oro. La Corte di Cassazione ha chiarito che la mancata iscrizione presso l’OAM comporta una rilevanza penale, contrariamente a quanto avviene per altre violazioni del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), che prevedono solo sanzioni amministrative.
Compro oro: Cassazione, no al penale per le violazioni TULPS
La sentenza della Corte di Cassazione ha fatto chiarezza su un punto cruciale: mentre le violazioni dell’articolo 127 del TULPS, che riguarda l’obbligo di licenza del questore, non hanno più rilevanza penale e sono sanzionate solo amministrativamente, l’esercizio dell’attività di compro oro senza iscrizione all’OAM è invece punibile penalmente.
La disciplina sanzionatoria prevista dall’articolo 705 del codice penale contempla solo una sanzione amministrativa pecuniaria che varia da 258 a 1.549 euro per la mancanza di licenza del questore. Tuttavia, ai sensi dell’articolo 8 del Dlgs 92/2017, chiunque svolga l’attività di compro oro senza essere iscritto nel registro degli operatori presso l’OAM è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con una multa da 2.000 a 10.000 euro.
Attività di compro oro: rilevanza penale delle omissioni
Il caso specifico che ha portato alla sentenza della Corte di Cassazione riguardava un ricorrente, titolare di un’attività di compro oro, che aveva impugnato una sentenza che lo riteneva penalmente responsabile per la mancata iscrizione all’OAM. Il ricorrente sosteneva che l’ordinanza impugnata avesse erroneamente applicato sanzioni penali, non tenendo conto della depenalizzazione introdotta dal Dlgs n. 507/1999, che aveva trasformato la mancanza di licenza del questore da punibile con la reclusione a punibile con una sanzione amministrativa.
La Cassazione ha specificato che la violazione dell’articolo 127 del RD 773/31 (c.d. TULPS) non ha più rilevanza penale e che la disciplina sanzionatoria contempla solo una sanzione amministrativa pecuniaria. Tuttavia, ha ribadito che lo svolgimento dell’attività di compro oro senza l’iscrizione nel registro degli operatori presso l’OAM è sanzionato penalmente.
Bullet Executive Summary
La sentenza n. 31122 del 30 luglio 2024 della Corte di Cassazione ha chiarito un aspetto fondamentale della normativa relativa all’attività di compro oro: la mancata iscrizione nel registro degli operatori presso l’OAM è sanzionata penalmente, mentre altre violazioni del TULPS sono sanzionate solo amministrativamente. Questo chiarimento è di grande rilevanza nel panorama legale moderno, in quanto definisce con precisione le conseguenze giuridiche delle omissioni in questo settore.
In conclusione, è importante ricordare che la normativa italiana prevede sanzioni diverse a seconda della natura delle violazioni. La mancata iscrizione nel registro degli operatori compro oro presso l’OAM è considerata una violazione grave, punibile con la reclusione e una multa significativa. Questo riflette l’importanza attribuita alla regolamentazione di un settore delicato come quello della compravendita di oggetti preziosi.
Per chi opera nel settore, è fondamentale essere a conoscenza delle normative vigenti e assicurarsi di rispettarle scrupolosamente. La conoscenza delle leggi e delle sanzioni applicabili può fare la differenza tra un’attività legale e una potenzialmente soggetta a gravi conseguenze penali.
Nozione base di legale: La mancata iscrizione in registri obbligatori può comportare sanzioni penali, evidenziando l’importanza della conformità normativa.
Nozione avanzata di legale: La depenalizzazione di alcune violazioni amministrative non implica l’assenza di conseguenze legali; la mancata iscrizione in registri specifici, come quello dell’OAM, può ancora comportare gravi sanzioni penali.