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Maratona oratoria: denuncia la crisi dei suicidi in carcere italiano

catanzaro ospita un evento toccante per fermare l'epidemia di suicidi nelle carceri italiane, con 36 casi solo quest'anno
  • 36 suicidi nelle carceri italiane dall'inizio dell'anno
  • Sovraffollamento con 61.297 detenuti per 47.000 posti disponibili
  • Collaborazione tra istituzioni per migliorare le condizioni di vita carcerarie e favorire il reinserimento sociale dei detenuti

Oggi, 29 maggio 2024, la Camera Penale di Catanzaro ha aderito all’iniziativa promossa dall’Unione delle Camere Penali Italiane, una maratona oratoria a staffetta dal titolo “Fermiamo i suicidi in carcere”. L’obiettivo è sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sulla grave situazione nelle carceri italiane. Il presidente della Camera Penale “Cantafora” di Catanzaro, Francesco Iacopino, ha dichiarato: «Dare voce a chi non ha voce, per porre al centro del discorso pubblico e della riflessione collettiva l’emergenza carcere: giusto un dato, quest’anno siamo già a 36 suicidi».

Iacopino ha sottolineato che i tassi di sovraffollamento carcerario hanno raggiunto i picchi del 2012, quando la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo condannò l’Italia per trattamenti inumani e degradanti. «Noi vogliamo opporci a questa visione del carcere che ormai ha assunto la dimensione di una discarica sociale, perché nelle carceri ci stanno tossicodipendenti, malati psichiatrici, extracomunitari, poveri del nostro tempo».

Il Ruolo delle Istituzioni e della Società Civile

Alla maratona oratoria hanno partecipato numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il sindaco del capoluogo Nicola Fiorita, esponenti del mondo accademico, sociale e culturale. Particolarmente toccante è stato l’intervento di una madre il cui figlio tossicodipendente si è tolto la vita in carcere. Il presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco, ha ribadito la necessità di una giustizia equa e umana, lontana da facili populismi che compromettono la dignità e i diritti dei detenuti.

Bosco ha espresso soddisfazione per aver preso parte a un’iniziativa così significativa, confermando l’impegno dell’amministrazione comunale per migliorare la vita dei detenuti. «L’amministrazione è impegnata a collaborare con l’istituzione penitenziaria per percorsi che migliorino le condizioni di vita nelle carceri e favoriscano il reinserimento sociale dei detenuti».

La Situazione nelle Carceri Italiane

Sabato 25 maggio, ad Alba, il Garante comunale delle persone detenute, Paola Ferlauto, e il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Regione Piemonte, Bruno Mellano, hanno rilanciato l’iniziativa nazionale della Conferenza dei Garanti territoriali per richiamare l’attenzione sui suicidi in carcere. Durante il confronto pubblico “La circolarità come occasione di riscatto”, Mellano ha evidenziato che il numero dei detenuti in Italia ha raggiunto i 61.297 per 47.000 posti disponibili, con un drammatico numero di suicidi dall’inizio dell’anno.

Nel solo Piemonte, ci sono stati quattro suicidi tra i detenuti e quattro tra gli agenti di polizia penitenziaria. Mellano ha ricordato le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato l’esigenza prioritaria di assistenza sanitaria nelle prigioni. Papa Francesco, durante la sua visita alla Casa Circondariale di Verona, ha esortato i detenuti a non cedere allo sconforto: «La speranza è un diritto!».

Il Fallimento del Sistema Penitenziario

La maratona oratoria nazionale, coordinata dall’Unione delle Camere Penali Italiane, è partita oggi da Cagliari e si svolgerà dalle 11 sulla scalinata del tribunale. La Camera Penale di Cagliari ha proposto questa iniziativa a staffetta per mantenere l’attenzione sul tema delle condizioni carcerarie e coinvolgere la società civile. Il presidente della Camera Penale di Cagliari, Franco Villa, ha sottolineato l’importanza di dare voce a chi non ne ha e di rappresentare la società civile nella denuncia delle condizioni inumane dei detenuti e del degrado della realtà carceraria.

La nota della Camera Penale di Cagliari evidenzia le inefficienze del sistema, le mancate riforme e l’irresponsabile indifferenza della politica, che offrono un’immagine del fallimento del sistema penitenziario. «Indignarsi non basta più!» è lo slogan della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone detenute, risuonato ad Alba e in altre città italiane.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la maratona oratoria organizzata dalle Camere Penali Italiane rappresenta un’importante iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla drammatica situazione nelle carceri italiane. Con 36 suicidi dall’inizio dell’anno, il problema del sovraffollamento e delle condizioni inumane dei detenuti richiede interventi urgenti e concreti. È fondamentale che le istituzioni collaborino per promuovere una giustizia equa e umana, lontana da populismi che compromettono la dignità e i diritti dei detenuti.

Una nozione base di legale correlata al tema principale dell’articolo riguarda il principio di umanità della pena, sancito dall’articolo 27 della Costituzione Italiana, che stabilisce che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.

Una nozione di legale avanzata applicabile al tema dell’articolo è il principio di proporzionalità della pena, che implica che la pena inflitta deve essere proporzionata alla gravità del reato commesso e alle condizioni personali del condannato. Questo principio è fondamentale per garantire che il sistema penitenziario non diventi uno strumento di oppressione, ma un mezzo per il reinserimento sociale del detenuto.

Riflettendo su questi principi, è evidente che il sistema penitenziario italiano necessita di riforme profonde e urgenti per garantire il rispetto dei diritti umani e la dignità dei detenuti. La maratona oratoria rappresenta un passo importante in questa direzione, ma è solo l’inizio di un percorso che richiede l’impegno costante di tutte le parti coinvolte.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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