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La Corte di Cassazione chiude il caso Geenna: le ultime condanne e assoluzioni

Definitiva la condanna per Marco Fabrizio Di Donato e annullata quella per tentata estorsione di Salvatore Filice nel processo contro le infiltrazioni mafiose in Valle d'Aosta.
  • La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a sei anni per Marco Fabrizio Di Donato per associazione mafiosa.
  • Annulled the 2 years and 4 months sentence for Salvatore Filice for tentata estorsione, requalifying the crime to esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
  • Bruno Nirta, ritenuto il vertice dell'organizzazione, è stato condannato a 12 anni, 7 mesi e 20 giorni di reclusione.

Definitiva la Condanna per Marco Fabrizio Di Donato

La Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna a sei anni nei confronti di Marco Fabrizio Di Donato per associazione mafiosa, nell’ambito del processo Geenna che ha scoperto infiltrazioni mafiose in Valle d’Aosta. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso del difensore di Di Donato, ribadendo quindi la precedente sentenza. Questo rappresenta una conclusione significativa per la lunga vicenda giudiziaria iniziata con l’arresto di Di Donato nel gennaio 2019.

Il processo Geenna ha portato alla luce l’esistenza di una locale di ‘ndrangheta operante in Valle d’Aosta, con Di Donato considerato uno degli esponenti di spicco. La sua pena, inizialmente fissata a nove anni, era stata ridotta a sei anni dalla Corte d’Appello di Torino, che lo aveva assolto dalle accuse di voto di scambio politico mafioso e di estorsione.

La decisione della Cassazione chiude definitivamente il capitolo giudiziario per Di Donato, mentre per altri imputati il processo continua. La sentenza rappresenta un segnale forte nella lotta contro le infiltrazioni mafiose nel Nord Italia, confermando la presenza di organizzazioni criminali anche in regioni apparentemente tranquille come la Valle d’Aosta.

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  • Finalmente giustizia per la Valle d'Aosta! 👏…...
  • Decisione troppo severa: sei anni sono eccessivi 😡…...
  • Incredibile vedere come la prescrizione… 🕵️‍♂️…...

Annullata la Condanna per Tentata Estorsione di Salvatore Filice

Parallelamente, la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna per tentata estorsione nei confronti di Salvatore Filice, riqualificando il reato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, un reato ormai estinto per prescrizione. Filice era stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione nel processo d’appello-bis del caso Geenna, ma la Suprema Corte ha accolto le argomentazioni della difesa, che ha sempre sostenuto l’innocenza del proprio assistito.

L’evoluzione della vicenda che ha portato Filice davanti ai giudici risale all’estate del 2015, quando uno scontro tra suo figlio e il nipote del ristoratore Antonio Raso sfociò nelle accuse di tentata estorsione.

Secondo la pubblica accusa, Filice avrebbe cercato di ottenere con la forza 10 mila euro dal ristoratore come “risarcimento” per le leggere ferite subite dal figlio, minacciandolo con un’arma da fuoco. Tuttavia, la difesa ha costantemente messo in dubbio questa versione dei fatti, riuscendo infine a ottenere l’annullamento della condanna.

La decisione della Cassazione rappresenta una vittoria significativa per Filice e i suoi legali, che hanno espresso grande soddisfazione per l’esito del lungo iter giudiziario.

Il Processo Geenna e le Condanne Confermate

Il processo Geenna ha visto coinvolti numerosi imputati, con condanne confermate per la maggior parte di essi. La Cassazione, nell’aprile del 2023, aveva già confermato le pene per gli imputati che avevano scelto il rito abbreviato, sancendo definitivamente l’esistenza di una locale di ‘ndrangheta in Valle d’Aosta. Tra questi, Bruno Nirta, considerato il vertice dell’organizzazione, è stato condannato a 12 anni, 7 mesi e 20 giorni di reclusione, mentre Roberto Alex Di Donato e Francesco Mammoliti hanno ricevuto pene di cinque anni e quattro mesi ciascuno.

Il 30 settembre è attesa la ripresa del processo d’appello bis per gli imputati che avevano scelto il rito ordinario, tra cui Antonino Raso, Monica Carcea, Nicola Prettico e Alessandro Giachino. La sentenza per questi imputati sarà un ulteriore tassello nella complessa vicenda giudiziaria che ha coinvolto la Valle d’Aosta, una regione che si è trovata al centro di un’inchiesta su infiltrazioni mafiose di portata nazionale.

Bullet Executive Summary

La definitiva condanna di Marco Fabrizio Di Donato e l’annullamento della condanna per tentata estorsione di Salvatore Filice rappresentano due momenti cruciali nel processo Geenna, che ha portato alla luce le infiltrazioni mafiose in Valle d’Aosta. La Corte di Cassazione ha confermato la presenza di una locale di ‘ndrangheta nella regione, con pene severe per i principali esponenti. La vicenda giudiziaria, che ha visto coinvolti numerosi imputati, prosegue con ulteriori processi in corso, segnando un capitolo importante nella lotta contro la criminalità organizzata in Italia.

Nel contesto legale, la nozione di associazione mafiosa è fondamentale per comprendere la gravità delle accuse e delle condanne. Questo reato, disciplinato dall’articolo 416-bis del Codice Penale italiano, prevede pene severe per chiunque faccia parte di un’organizzazione criminale di tipo mafioso, con l’obiettivo di commettere reati e ottenere il controllo di attività economiche, concessioni, appalti e servizi pubblici.

Una nozione legale avanzata correlata al tema è quella di prescrizione, che rappresenta un limite temporale entro il quale un reato può essere perseguito. Nel caso di Salvatore Filice, la riqualificazione del reato ha portato alla sua estinzione per prescrizione, evidenziando l’importanza di questo istituto giuridico nel sistema penale italiano. La prescrizione può influenzare significativamente l’esito dei processi, rendendo cruciale il rispetto dei tempi procedurali per garantire giustizia.

Questi casi ci invitano a riflettere sull’importanza della giustizia e della legalità, nonché sulla necessità di un sistema giudiziario efficiente e rigoroso nella lotta contro la criminalità organizzata.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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