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- Il decreto legge del 4 luglio 2024 è stato giudicato insufficiente dalla Camera Penale di Bari.
- Il sovraffollamento carcerario resta critico con 50 suicidi registrati nelle carceri nel 2024.
- L'aggiunta di mille agenti della polizia penitenziaria in un triennio è ritenuta insufficiente per migliorare la situazione.
Le misure varate con il decreto legge del 4 luglio 2024 sono state giudicate insufficienti e inidonee ad affrontare l’emergenza carceraria dalla Camera Penale di Bari. I rappresentanti della Camera Penale hanno sottolineato come la legislazione adottata dal Governo sia caratterizzata da un approccio carcerocentrico e securitario, basato su una presunta esigenza di sicurezza. Secondo la Camera Penale, questo approccio è contrario alla realtà, in quanto più misure alternative abbattono il pericolo di recidiva.
La Camera Penale di Bari ha ribadito la sua vigilanza e attenzione nel monitorare la situazione di rischio e nel sostenere iniziative per la salvaguardia della dignità delle persone detenute. Hanno affermato che il Governo sta affrontando la questione con un “pannicello caldo”, ovvero con misure superficiali e temporanee. Le nuove cause di inammissibilità delle istanze presentate dalle persone detenute non possono essere considerate strumenti adeguati per fronteggiare il problema del sovraffollamento carcerario.
Un provvedimento utile, secondo la Camera Penale, è quello relativo al corpo di polizia penitenziaria, che da anni è allo stremo. Tuttavia, l’aggiunta di mille agenti in più in un triennio senza effetti immediati concreti risulta insufficiente. La Camera Penale di Bari sostiene che l’ordinamento debba rivedere l’intera esecuzione penale attraverso strumenti che superino la cultura della pena carceraria, consentendo l’esecuzione della pena secondo i precetti costituzionali.
L’Umanizzazione delle Carceri Secondo il Governo Meloni
Il decreto-legge del 4 luglio 2024, n. 92, pubblicato nella “Gazzetta Ufficiale” n. 155, è stato sintetizzato dai giornalisti come il “Decreto Nordio”. Questo decreto è stato presentato come un intervento di umanizzazione carceraria, ma la realtà sembra diversa. Le carceri necessitano di ridimensionare le presenze e gli ingressi, di mitigarne le condizioni e di riformarne le strutture. Tuttavia, il decreto sembra perseguire una strategia repressiva a vasto raggio.
Negli ultimi anni, il numero di detenuti è aumentato, rendendo le carceri invivibili. Molti detenuti scelgono di non vivere in queste condizioni, preferendo il suicidio al tormento quotidiano. Nel 2024, si sono registrati 50 suicidi in cella, un numero allarmante che evidenzia la gravità della situazione. L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha definito il decreto Nordio inutile, sottolineando che il paese ha superato il record di autolesionismo e suicidi tra i detenuti.
Una delle poche migliorie del decreto è la possibilità di deroga al numero massimo di colloqui e telefonate, una misura che potrebbe incidere sul sovraffollamento, ma non è immediatamente operativa. Inoltre, è stata istituita una lista di strutture residenziali accreditate per l’accoglienza e il reinserimento sociale, ma questa misura è ancora in fase di implementazione.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge 4 Luglio 2024, n. 92
Il decreto-legge 4 luglio 2024, n. 92, noto come “decreto carcere”, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 4 luglio 2024 ed è entrato in vigore il 5 luglio 2024. Questo provvedimento introduce l’art. 314-bis del codice penale, relativo all’indebita destinazione di denaro o cose mobili. Secondo questo articolo, “fuori dai casi previsti dall’articolo 314, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, avendo possesso o disponibilità di denaro o altra cosa mobile, la destina a un uso diverso da quello previsto da specifiche disposizioni di legge o atti aventi forza di legge, procurandosi un ingiusto vantaggio patrimoniale o arrecando un danno ingiusto, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni”.
Carceri: Oliviero e il Pressing sul Governo in Autunno
Il presidente del consiglio della Campania, Gennaro Oliviero, ha annunciato che in autunno organizzeranno una giornata di lavoro, in collaborazione con il garante Samuele Ciambriello e don Tonino Palmese, per creare un documento di risposta alle gravi vicende carcerarie e fare pressing sul Governo. Oliviero ha sottolineato che la strategia politica nazionale dovrebbe prestare maggiore attenzione alle vicende umane nelle carceri e ha ribadito l’impegno a sostenere la sanità nei luoghi di detenzione.
La carenza di medici è un dramma che affligge non solo gli ospedali e la sanità locali, ma anche le carceri. Oliviero ha dichiarato che cercheranno di dare risposte ai reclusi in Campania nei settori di loro competenza. Tuttavia, ha criticato il Governo per la sua posizione contraddittoria e poco chiara sul tema delle carceri, sottolineando che le misure alternative alla detenzione sono un dovere da parte della Repubblica.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’attuale situazione delle carceri italiane è critica e richiede interventi urgenti e strutturali. Le misure adottate dal Governo, sebbene presentate come un tentativo di umanizzazione, sono state giudicate insufficienti e inadeguate da diverse parti, tra cui la Camera Penale di Bari e l’Associazione Nazionale Magistrati. Il sovraffollamento, la carenza di personale e le condizioni invivibili delle carceri sono problemi che necessitano di soluzioni concrete e a lungo termine.
Notione base di legale: La pena detentiva deve essere eseguita in modo da rispettare la dignità umana e i diritti fondamentali dei detenuti, come stabilito dalla Costituzione italiana e dalle convenzioni internazionali sui diritti umani.
Notione avanzata di legale: La giustizia riparativa è un approccio che mira a coinvolgere le vittime, i colpevoli e la comunità nella risoluzione delle conseguenze del reato, promuovendo la responsabilità e la riparazione del danno. Questo approccio può essere una valida alternativa alla detenzione, contribuendo a ridurre il sovraffollamento carcerario e a favorire il reinserimento sociale dei detenuti.
Riflettiamo insieme su come possiamo migliorare il sistema penitenziario italiano, garantendo il rispetto dei diritti umani e promuovendo misure alternative alla detenzione che possano realmente contribuire alla riabilitazione e al reinserimento sociale dei detenuti.
- Sito ufficiale della Camera Penale, sezione dedicata all'Osservatorio Carcere, per approfondire la situazione carceraria e le iniziative della Camera Penale
- Pagina ufficiale del Governo italiano con comunicato stampa del Consiglio dei Ministri relativo al decreto-legge sulle carceri
- Gazzetta Ufficiale dove è stato pubblicato il Decreto-Legge 4 Luglio 2024, n. 92
- Gazzetta Ufficiale dove è stato pubblicato il decreto-legge 4 luglio 2024, n. 92