Disordini al Beccaria: cos’è successo e quali sono le conseguenze per il sistema penale minorile?

La notte del 31 agosto 2024, l’istituto penale minorile Cesare Beccaria di Milano è stato teatro di gravi disordini, culminati in tentativi di evasione e incendi. Secondo quanto riportato, circa 58 detenuti hanno preso parte alle manifestazioni di protesta, che hanno richiesto l’intervento straordinario delle forze di polizia penitenziaria. La situazione è stata particolarmente critica, con quattro minorenni che hanno tentato di scavalcare il muro di cinta, ma sono stati rintracciati all’interno del perimetro circostante.

Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha sottolineato che, grazie all’intervento tempestivo degli agenti, non si sono registrate conseguenze gravi, sebbene alcuni detenuti e agenti siano rimasti contusi. Un minorenne è stato trasportato in ospedale sotto sorveglianza della polizia. Il bilancio dei danni alla struttura è significativo, evidenziando l’urgenza di interventi strutturali per garantire la sicurezza degli istituti penali minorili.

Criticità del Sistema Penale Minorile

Gli eventi di Milano sono emblematici delle criticità del sistema penale minorile in Italia. De Fazio ha dichiarato che episodi simili si sono verificati in altre strutture, come il ‘Ferrante Aporti’ di Torino, sottolineando la necessità di un cambio di rotta radicale e tempestivo. Il sistema penale minorile soffre di una carenza cronica di personale, con oltre 18.000 unità mancanti, operando in un contesto di grande difficoltà.

La situazione richiede un potenziamento dei presidi di sicurezza e il reclutamento di nuovi agenti per garantire una sorveglianza efficace e ridurre il rischio di eventi critici. È cruciale implementare misure strutturali per migliorare le condizioni degli istituti e riorganizzare complessivamente il sistema penale minorile.

Appello al Ministero della Giustizia

L’impennata di violenza a Milano solleva interrogativi pesanti sul futuro della giustizia minorile. De Fazio ha chiesto al Ministro della Giustizia e al governo azioni concrete e immediate per risolvere le problematiche e migliorare la vivibilità all’interno delle strutture penali. È necessario che le autorità facciano sentire la loro voce e si impegnino realmente per una situazione che appare appesa a un filo.

De Fazio ha proposto un riesame della politica di detenzione per i minorenni, riconsiderando la presenza di individui fino a 25 anni negli istituti penali per minorenni. Una riflessione sui criteri di ritenzione potrebbe aiutare a gestire meglio le dinamiche interne e prevedere soluzioni per la prevenzione della criminalità giovanile.

Precedenti e Conseguenze

Gli episodi di disordini al Beccaria non sono isolati. Lo scorso maggio, detenuti si sono asserragliati in cortile per oltre un’ora dopo un controllo antidroga. A giugno, due minorenni sono evasi, mentre tra luglio e agosto si sono verificati altri incendi e aggressioni. Il carcere è al centro di un’indagine della Procura di Milano su presunte torture e aggressioni ai giovani detenuti, che ha portato alla sospensione dal servizio di 21 guardie.

I sindacati di polizia penitenziaria hanno chiesto la chiusura dell’istituto, accusando il governo di incapacità nell’affrontare una situazione che esso stesso ha creato. Il decreto ‘Caivano’ ha aumentato il numero di minori reclusi senza adeguamento delle strutture e del personale, in particolare degli educatori. La situazione è resa ancora più critica dalla mancanza di un direttore stabile e di un comandante presente nei momenti cruciali.

Bullet Executive Summary

In conclusione, gli eventi di Milano mettono in luce le gravi criticità del sistema penale minorile in Italia. La carenza di personale, la mancanza di risorse e le condizioni strutturali degli istituti rappresentano un problema urgente che richiede interventi immediati e radicali. È necessario un impegno concreto da parte delle autorità per garantire la sicurezza e la vivibilità all’interno delle strutture penali minorili, riconsiderando anche la politica di detenzione per i minorenni.

Nozione base di legale: Nel contesto del diritto penale minorile, è fondamentale garantire che le misure adottate siano proporzionate e rispettino i diritti fondamentali dei giovani detenuti, promuovendo il loro reinserimento sociale.

Nozione avanzata di legale: La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza stabilisce che la detenzione dei minori debba essere utilizzata solo come ultima risorsa e per il più breve tempo possibile, sottolineando l’importanza di alternative alla detenzione che favoriscano la riabilitazione e il reinserimento sociale.

Le riflessioni su questi temi sono cruciali per stimolare un dibattito costruttivo e promuovere riforme che possano migliorare il sistema penale minorile, garantendo una giustizia più equa e umana per i giovani detenuti.