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- Francesco Forzati, noto avvocato e professore, è scomparso all'età di 55 anni, lasciando un vuoto profondo tra colleghi, studenti e amici.
- Dal 2004 ha insegnato diritto penale all'Università Federico II di Napoli, contribuendo in modo significativo alla rilettura critica degli strumenti di politica criminale.
- Forzati era un promotore del diritto penale liberale, un approccio che mira a proteggere le libertà individuali e limitare l'intervento penale dello Stato.
La Scomparsa di Francesco Forzati: Un Lutto per l’Avvocatura Napoletana
Il mondo giuridico e accademico napoletano è stato scosso dalla prematura scomparsa di Francesco Forzati, avvocato e professore di Diritto Penale presso l’Università Federico II di Napoli. Nato nel 1969, Forzati è venuto a mancare all’età di 55 anni, lasciando un vuoto incolmabile tra colleghi, studenti e amici.
La notizia è stata diffusa dall’account ufficiale della Camera Penale di Napoli, che ha espresso profondo dolore per la perdita di un giurista di tale calibro. Forzati, laureato con lode nel 1992, aveva ottenuto l’abilitazione alla professione forense nel 1997 e aveva intrapreso una brillante carriera accademica che lo aveva portato a insegnare anche all’Università di Monaco di Baviera.
Dal 2000, Forzati aveva iniziato a insegnare presso l’Università degli Studi del Sannio, per poi trasferirsi nel 2004 alla Federico II, dove è rimasto per vent’anni. Dal 2020, era titolare di cattedra presso il Dipartimento di Giurisprudenza e docente presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali.
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Un Impegno Civile e Politico Incessante
Oltre alla sua carriera accademica, Francesco Forzati era noto per il suo forte impegno civile e politico. Era membro attivo e fondatore di numerose associazioni, e uno dei primi a Napoli a utilizzare i social media per promuovere iniziative e idee. Tra le sue iniziative più rilevanti, si ricorda la firma del manifesto per la pace “Fermatevi!”, insieme a noti esponenti della società civile napoletana come Marisa Laurito e Maurizio de Giovanni.
Forzati era sposato con Annamaria Amato, anche lei docente universitaria, e aveva una figlia. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto non solo nella sua famiglia, ma anche tra i colleghi e amici che lo stimavano profondamente.
Il giornalista Michele Santoro lo ha ricordato sui social come un uomo pieno di ideali e coraggio, convinto che dalla lotta alla corruzione potesse nascere un Paese nuovo. Santoro ha sottolineato come Forzati fosse un avvocato giovane e idealista durante gli anni di Tangentopoli, e come la sua passione per la giustizia non fosse mai venuta meno.
Un Contributo Inestimabile al Diritto Penale
La Camera Penale di Napoli ha ricordato Forzati come un docente amato dagli studenti, capace di coniugare l’impegno accademico con la professione forense in modo critico e innovativo. Era un relatore apprezzato ai convegni e un sostenitore del diritto penale liberale, contribuendo in modo significativo alla rilettura critica degli strumenti di politica criminale.
Il notaio napoletano Dino Falconio, sconvolto dalla terribile notizia, lo ha ricordato come un uomo di “enorme cultura, intelligenza e grande umanità”, nonché un animatore del dibattito culturale e civile della città. I funerali di Francesco Forzati si terranno giovedì alle 12 presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone.
Bullet Executive Summary
La scomparsa di Francesco Forzati rappresenta una perdita significativa per l’avvocatura napoletana e per il mondo accademico. La sua carriera è stata caratterizzata da un impegno incessante sia nel campo del diritto penale che in quello civile e politico. La sua capacità di coniugare l’insegnamento con la pratica forense ha lasciato un segno indelebile tra studenti e colleghi.
Forzati ha dimostrato come il diritto possa essere uno strumento di cambiamento sociale, unendo teoria e pratica in un approccio critico e innovativo. La sua vita e il suo lavoro ci ricordano l’importanza di impegnarsi per una società più giusta e di non smettere mai di lottare per i propri ideali.
In termini legali, la nozione di diritto penale liberale promossa da Forzati si basa sulla protezione delle libertà individuali e sulla limitazione dell’intervento penale dello Stato. Questo approccio è fondamentale per garantire un equilibrio tra sicurezza e libertà, evitando abusi di potere.
Una nozione avanzata correlata è quella della politica criminale, che si riferisce all’insieme delle strategie e delle misure adottate dallo Stato per prevenire e reprimere i reati. La rilettura critica di questi strumenti, come suggerito da Forzati, è essenziale per adattare le politiche alle esigenze di una società in continua evoluzione.
La riflessione sulla vita e il lavoro di Francesco Forzati ci invita a considerare come possiamo contribuire, ciascuno nel proprio ambito, alla costruzione di una società più equa e giusta. La sua eredità ci sprona a non accontentarci dello status quo e a cercare sempre nuove vie per migliorare il mondo in cui viviamo.