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- Giorgio Barili, scomparso all'età di 84 anni, è stato un pilastro del diritto a Viterbo, con un'impronta duratura nel panorama legale.
- Durante la sua presidenza dal 1987 al 2004, ha fondato la camera penale cittadina, rafforzando i diritti civici.
- Nel mondo dello sport, ha guidato il Tennis Club Viterbo per 45 anni e ha ottenuto la Stella d'oro al merito sportivo.
A oltre un significativo apporto in ambito legale, Giorgio Barili si è distinto anche come fervente dirigente nel settore sportivo. Fondando nel 1963 il Tennis Club Viterbo, ha saputo condurlo lungo un percorso trionfante per ben quarantacinque anni, culminando nella conquista del campionato di A/1 femminile per cinque edizioni consecutive. Il profondo amore che nutre nei confronti del tennis lo ha indotto a ricoprire la carica di consigliere federale all’interno della Federazione Italiana Tennis, affiancando così l’allora presidente Paolo Galgani. La costante dedizione verso questo nobile sport gli è valsa l’ambita Stella d’oro al merito sportivo, distintivo tangibile dell’impatto da lui esercitato nell’universo tennistico nazionale.
Il Ricordo di Colleghi e Amici
Numerose sono state le manifestazioni di lutto per la morte di Giorgio Barili da parte dei suoi colleghi e amici più cari; costoro non si sono limitati a celebrarne soltanto l’eccezionale competenza professionale ma hanno voluto rimarcare anche i tratti distintivi del suo carattere umano. Luigi Sini, presidente dell’ordine degli avvocati di Viterbo, ha dipinto Barili come un autentico fondamento della comunità giuridica: un uomo risoluto ed erudito in aula, sempre pronto a tendere una mano con gentilezza al momento opportuno. Allo stesso modo si sono espressi sia Francesco Sicilia, magistrato rispettato nella sua carriera, sia il sindaco di Bolsena, Andrea Di Sorte; entrambi si sono dichiarati profondamente rattristati dall’assenza del loro amico prediletto – un vero mentore – evidenziando quanto fosse acuta la sua mente assieme alla sua impagabile saggezza. Inoltre è intervenuta pure la giornalista Silvana Cortignani che ha raccontato come le preziose indicazioni ricevute da lui abbiano influenzato positivamente i suoi inizi nella complessa realtà della cronaca giudiziaria.
- Un uomo eccezionale per il mondo del tennis... 🎾...
- Che perdita, ma davvero lasciamo un'epoca? 🤔...
- Oltre il diritto: umanità in tribunale... 🤝...
Un Esempio di Vita e Professionalità
L’eredità lasciata da Giorgio Barili si caratterizza per la sua profonda integrità e dedizione; questi valori saranno fondamentali nell’impatto sulle generazioni future. I suoi eredi, Benedetta e Fausto, intraprendono cammini paralleli nei settori giuridico e atletico, proseguendo così con ardore la tradizione familiare. È da considerare come Barili abbia evidenziato l’importanza del rispetto umano all’interno della professione forense, un messaggio destinato a perdurare fra coloro i quali hanno avuto l’onore d’interagire con lui.
Infine, la figura emblematica di Giorgio Barili sottolinea chiaramente quanto siano cruciali rispettabilità e umanità nell’ambito giuridico. Il principio del diritto alla difesa riveste una rilevanza fondamentale poiché assicura a ogni persona la possibilità d’essere assistita in modo appropriato durante procedimenti equitativi. Egli ha personificato tale assioma manifestando chiaramente come giustizia superi meramente gli aspetti legislativi per abbracciare anche dimensioni quali empatia e intelligenza emotiva. In relazione a ciò emerge ulteriormente il costrutto concernente giustizia riparativa, focalizzato sulla riparazione delle offese subite attraverso forme significative di riconciliazione fra le parti interessate. La riflessione su tali principi spinge alla necessità di esaminare in che modo essi possano essere integrati nel nostro quotidiano, favorendo la creazione di una comunità che sia non solo equa ma anche profondamente umana.