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- La Corte di Cassazione sottolinea che il dovere di vigilanza del proprietario di un cane resta valido anche se l'animale è affidato a terzi. La sentenza n. 21027 del 29 maggio 2024 ne è la prova.
- Il proprietario deve fornire informazioni preventive per evitare che il cane scappi e recchi danni. L'obbligo riguarda anche i familiari temporanei custodi.
- La sentenza evidenzia che il proprietario risponde delle condotte aggressive del cane anche se è assente al momento dell'evento, in particolare con riferimento ai cani di razza pitbull.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21027 del 29 maggio 2024, ha chiarito gli obblighi del proprietario di un cane anche quando l’animale è affidato alla custodia di un terzo. Il Tribunale di Ferrara, in qualità di giudice d’appello, aveva confermato la sentenza del Giudice di pace di Ferrara, dichiarando Tizio colpevole del reato di lesioni colpose ai danni di Mevio, causate dal cane di razza pitbull di proprietà dell’imputato.
Tizio, tramite il suo difensore, aveva ricorso in Cassazione, lamentando un vizio di motivazione, sostenendo che al momento del fatto non fosse in casa e che il cane fosse temporaneamente in possesso della madre del ricorrente. Tuttavia, la Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, affermando che le doglianze del ricorrente miravano a ottenere una “rilettura” dei fatti a lui favorevole, un’operazione inammissibile in sede di legittimità.
La responsabilità del proprietario del cane
La Corte ha sottolineato che, in presenza di una “doppia conforme” di merito, dopo un approfondito esame delle emergenze istruttorie, è stato ritenuto provato che il cane di razza pitbull di proprietà del ricorrente, scappato dal cancello di casa privo di guinzaglio e museruola, aveva morso la mano di Mevio mentre quest’ultimo cercava di salvaguardare l’incolumità del proprio cane, frapponendosi tra gli animali.
La sentenza impugnata ha chiarito che il dovere di vigilanza sull’animale non viene meno neanche nell’ipotesi in cui Tizio non fosse in casa e avesse lasciato il cane in custodia alla madre. Anche in caso di sua assenza, al medesimo competeva l’obbligo di fornire alla temporanea custode tutte le informazioni preventive necessarie per evitare che il cane scappasse di casa o recasse pregiudizio a terzi.
La stretta vigilanza del proprio cane
La Cassazione ha ulteriormente chiarito che il proprietario del cane risponde del reato di lesioni colpose anche se l’animale è affidato a terzi. Questo vale anche quando il cane è lasciato temporaneamente a casa propria, in compresenza di un familiare. Non viene meno, infatti, il profilo di responsabilità per le condotte aggressive del cane anche se il proprietario è assente al momento dell’evento dannoso.
Il proprietario deve affidare il cane a una persona che sappia condurlo in sicurezza e custodirlo in casa evitando che scappi e attentare all’integrità personale di altri individui. Questo è particolarmente rilevante quando l’animale domestico appartiene a una razza pericolosa e aggressiva, come i pitbull, spesso protagonisti di eventi gravi e luttuosi.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la sentenza della Cassazione n. 21027 del 2024 ribadisce che il proprietario di un cane ha un dovere di vigilanza che non viene meno neanche quando l’animale è affidato temporaneamente a terzi. Questo obbligo include fornire tutte le informazioni necessarie per evitare che il cane possa scappare o recare danno a terzi. La responsabilità per le condotte aggressive del cane rimane in capo al proprietario, anche se assente al momento dell’evento dannoso.
Nozione base di legale: Il principio della responsabilità oggettiva stabilisce che il proprietario di un animale è responsabile dei danni causati dall’animale, indipendentemente dalla propria colpa.
Nozione avanzata di legale: La responsabilità per fatto altrui, in questo caso, si estende anche alla necessità di adottare tutte le misure preventive e di informazione necessarie quando l’animale è affidato a terzi, per evitare che possano verificarsi danni a terzi.
Questa sentenza invita i proprietari di animali a riflettere sulla loro responsabilità e a prendere tutte le precauzioni necessarie per garantire la sicurezza di chiunque possa entrare in contatto con i loro animali, anche quando non sono direttamente presenti.