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- Il festival si svolgerà tra Modena, Carpi, Sassuolo e Pavullo dal 17 al 19 maggio 2024.
- Alla serata inaugurale hanno partecipato figure di spicco come il presidente della camera penale Roberto Ricco e il governatore Stefano Bonaccini, con un totale di quasi cento relatori.
- Paolo Nordio, Francesca Scopelliti e Giuliano Amato terranno interventi su temi cruciali come la malagiustizia e la necessità di riformare il sistema giudiziario.
Il Festival della Giustizia Penale, che si svolge tra le città di Modena, Carpi, Sassuolo e Pavullo, è giunto alla sua quinta edizione. Quest’anno, il tema centrale è “La vita e la morte nella giustizia penale”. L’evento, che si terrà dal 17 al 19 maggio 2024, prevede una serie di incontri, dibattiti, spettacoli e tavole rotonde che coinvolgeranno quasi cento relatori. Tra gli ospiti di rilievo, spicca la presenza di Francesca Scopelliti, compagna del noto conduttore televisivo Enzo Tortora, vittima di un clamoroso errore giudiziario negli anni ’80.
La serata inaugurale, svoltasi presso la Florim Gallery di Fiorano, ha visto la partecipazione di personalità di spicco come il presidente dell’associazione Festival Giustizia Penale, avvocato Guido Sola, il presidente della camera penale Roberto Ricco, il governatore Stefano Bonaccini e il viceministro alla giustizia Francesco Paolo Sisto. Durante l’inaugurazione, Sola ha sottolineato l’importanza del garantismo e della prudenza nel giudizio, ricordando che l’errore giudiziario è sempre dietro l’angolo.
Il Caso Enzo Tortora e il Garantismo
Il caso di Enzo Tortora, arrestato nel 1983 con l’accusa di associazione camorristica e spaccio di droga, rappresenta uno degli errori giudiziari più eclatanti della storia italiana. Tortora fu condannato in primo grado nel 1985, ma successivamente assolto in appello nel 1986 e in Cassazione nel 1987. La sua vicenda ha segnato profondamente l’opinione pubblica e ha sollevato importanti riflessioni sul sistema giudiziario italiano.
Francesca Scopelliti, compagna di Tortora, sarà presente al festival per ricordare il 36esimo anniversario della sua morte. Durante l’evento, verranno lette alcune delle lettere che Tortora spedì dal carcere alla sua compagna, accompagnate da uno spettacolo di musica e parole. La presenza di Scopelliti e la commemorazione di Tortora rappresentano un momento di riflessione sulla necessità di una giustizia penale equa e infallibile.
Gli Ospiti e i Temi del Festival
Il festival vedrà la partecipazione di numerosi ospiti illustri, tra cui il già Presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, che interverrà su temi come la maternità surrogata e i vincoli di ordine pubblico. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, noto per le sue posizioni garantiste, terrà un intervento previsto per domenica mattina.
Tra gli altri relatori, si segnalano Enrico Costa, avvocato e deputato, e Simonetta Matone, deputata, che prenderanno parte a un panel sul potere assoluto del diritto sulla vita e sulla morte. Luca Coscioni interverrà su “Il diritto di andarsene alle porte della Costituzione”, mentre Roberto Formigoni, ex Presidente della Regione Lombardia, parlerà per la prima volta della sua condanna, dialogando con Guido Camera.
La Malagiustizia e il Caso di Beniamino Zuncheddu
Un altro caso emblematico di malagiustizia che verrà trattato durante il festival è quello di Beniamino Zuncheddu, un uomo di 58 anni che ha trascorso 32 anni in carcere da innocente per un triplice omicidio e un tentato omicidio. La sua vicenda, come quella di Tortora, sottolinea l’importanza di un sistema giudiziario che eviti la condanna di innocenti.
A Catania, l’associazione forense “Avvocatura e Futuro” osserverà un minuto di silenzio in memoria di Enzo Tortora, sottolineando l’urgenza di un cambiamento nel sistema giudiziario. L’avvocato Giuseppe Lipera, fondatore dell’associazione, ha proposto un cambio radicale nelle modalità di reclutamento e selezione dei futuri magistrati, suggerendo che sia necessaria una formazione professionale completa e un’esperienza decennale come avvocato prima di poter esercitare la funzione di giudice o pubblico ministero.
Bullet Executive Summary
Il Festival della Giustizia Penale di Modena rappresenta un’importante occasione di riflessione e dibattito su temi cruciali come la vita e la morte nella giustizia penale, il garantismo e la malagiustizia. La presenza di figure di spicco come Francesca Scopelliti, Giuliano Amato e Carlo Nordio, insieme alla commemorazione di casi emblematici come quello di Enzo Tortora e Beniamino Zuncheddu, rende questo evento un momento di grande rilevanza nel panorama legale moderno.
*Nozione base di legale: Il garantismo è un principio fondamentale del diritto penale che mira a proteggere i diritti degli imputati, assicurando che nessuno venga condannato senza un giusto processo e prove certe.
Nozione avanzata di legale*: La presunzione di innocenza è un principio cardine del diritto penale che stabilisce che ogni individuo è considerato innocente fino a prova contraria. Questo principio richiede che l’onere della prova ricada sull’accusa e che ogni dubbio ragionevole debba favorire l’imputato.
In conclusione, il Festival della Giustizia Penale non è solo un evento culturale, ma un’occasione per riflettere profondamente sulla necessità di una giustizia più umana e giusta. Speriamo che queste riflessioni possano stimolare un cambiamento positivo nel nostro sistema giudiziario.
- Sito ufficiale del Festival della Giustizia Penale, contiene il programma dettagliato dell'edizione 2024.
- Sito ufficiale della Camera Penale di Modena, ente promotore del Festival della Giustizia Penale
- Sito ufficiale della Regione Emilia-Romagna, fonte ufficiale per approfondire sulla partecipazione del presidente Stefano Bonaccini al Festival della Giustizia Penale
- Sito ufficiale del Ministero della Giustizia, contiene informazioni sui sottosegretari di Stato e le loro funzioni, utili per approfondire la figura del viceministro Francesco Paolo Sisto