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Sciopero della sanità privata: scopri cosa chiedono i lavoratori

Il 23 settembre 2024, unisciti alla protesta nazionale per il rinnovo dei contratti e la dignità dei lavoratori della sanità privata in Italia.
  • Il 23 settembre 2024, oltre 200 mila lavoratori della sanità privata e delle RSA parteciperanno allo sciopero nazionale.
  • I salari dei medici della sanità privata sono inferiori dal 30% al 60% rispetto ai colleghi del settore pubblico.
  • I contratti nel settore delle RSA sono bloccati da oltre 12 anni, mentre il contratto Aris Aiop è scaduto da 4 anni.

La protesta della sanità privata: una battaglia per la dignità e i diritti dei lavoratori

Il 23 settembre 2024, il personale della sanità privata in Italia incrocerà le braccia in uno sciopero nazionale indetto dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Questa mobilitazione nasce dalla necessità di denunciare le profonde disuguaglianze contrattuali che affliggono i lavoratori del settore, i quali, nonostante svolgano un ruolo cruciale nell’assistenza ai pazienti, sono vittime di contratti iniqui e svalorizzanti. Le associazioni Aris e Aiop, che rappresentano i datori di lavoro, sono accusate di imporre condizioni lavorative peggiori rispetto al settore pubblico, con salari più bassi e minori tutele.

Le richieste dei sindacati sono chiare: il rinnovo immediato del contratto collettivo nazionale di lavoro per la sanità privata, l’applicazione di un unico contratto nazionale per tutte le strutture del settore, il riconoscimento dei diritti e delle tutele previste dalla legge per tutti i lavoratori, e una distribuzione equa delle risorse e dei fondi destinati alla sanità privata. I rappresentanti sindacali sottolineano che questa protesta è un atto d’amore verso la professione e verso i pazienti, e chiedono scusa per i disagi che potrebbero derivarne.

Cosa ne pensi?
  • 👏 E' giusto che i lavoratori lottino per i diritti basilari......
  • 😡 È incredibile che nel 2024 abbiamo ancora queste disuguaglianze......
  • 🤔 Cosa succederebbe se i pazienti sostenessero attivamente lo sciopero?......

Lo sciopero all’Humanitas di Rozzano: una lunga attesa per il rinnovo contrattuale

Il 20 settembre 2024, i medici della clinica Humanitas di Rozzano (Milano) hanno scioperato per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla loro condizione. Da 19 anni, questi professionisti attendono un rinnovo contrattuale che non è mai arrivato. La Cimop (Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata) ha promosso lo sciopero, evidenziando come i medici della sanità privata siano discriminati rispetto ai colleghi del settore pubblico, con salari inferiori dal 30% al 60%.

La dottoressa Carmela De Rango, Segretario Nazionale della Cimop, ha sottolineato come i medici siano stati definiti “angeli” durante la pandemia di Covid-19, ma che ora vedono calpestata la loro dignità. Nonostante i fondi dedicati dalla legge di bilancio per ridurre i tempi di attesa, questi non sono stati utilizzati per migliorare le condizioni dei lavoratori. La Cimop chiede un corretto inquadramento e una giusta retribuzione per i professionisti della sanità privata, e denuncia l’indifferenza delle aziende che si rifiutano di trattare per riconoscere adeguati contratti.

Il 23 settembre: sciopero dei lavoratori di sanità privata e RSA

Il 23 settembre 2024, oltre duecentomila lavoratori della sanità privata, delle case di riposo e delle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) parteciperanno a uno sciopero nazionale. Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl denunciano il mancato rispetto degli impegni contrattuali e chiedono il rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori. Questi professionisti svolgono un ruolo fondamentale nel garantire il diritto costituzionale alla tutela della salute, ma sono costretti a lavorare con contratti scaduti da anni.

Nel settore delle RSA, i contratti sono bloccati da oltre 12 anni, mentre il contratto Aris Aiop della sanità privata è scaduto da 4 anni. I sindacati hanno chiesto l’apertura di tavoli di trattativa, ma la controparte ha risposto che ciò sarebbe possibile solo con l’arrivo di risorse statali. Questa indifferenza è inaccettabile per i sindacati, che hanno promosso lo sciopero per difendere la professionalità e il futuro dei lavoratori, così come la dignità del lavoro e della salute.

Il terzo settore in protesta: contratti collettivi scaduti e lavoratori precari

Il 16 settembre 2024, i 135 mila lavoratori del terzo settore sociosanitario assistenziale ed educativo, soggetti al contratto Uneba (Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale), hanno incrociato le braccia per dichiarare il loro dissenso contro un contratto che non viene rinnovato da quasi un lustro.

Questa mobilitazione arriva subito dopo quella degli oltre 400 mila lavoratori delle cooperative sociali, che nel 2024 hanno visto un aggiornamento del contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) dopo una quinquennale attesa, ma che tuttora non riescono a percepire gli aumenti salariali promessi.

Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fisascat Cisl, Fp Cisl e Uil Fpl hanno indetto la protesta per richiamare l’attenzione sulle condizioni di lavoro precarie e sulla necessità di un rinnovo contrattuale che riconosca i diritti e le tutele dei lavoratori del terzo settore. Questi professionisti svolgono un ruolo cruciale nell’assistenza sociale, ma sono spesso costretti a lavorare con contratti a termine e in condizioni di precarietà.

Bullet Executive Summary

Il panorama della sanità privata e del terzo settore in Italia è segnato da profonde disuguaglianze contrattuali e condizioni lavorative precarie. Le recenti proteste e scioperi indetti dalle organizzazioni sindacali mirano a denunciare queste ingiustizie e a chiedere il riconoscimento dei diritti e della dignità dei lavoratori. La situazione attuale non solo mina la qualità dei servizi erogati, ma offende profondamente la dignità di chi ogni giorno si dedica con passione alla cura del prossimo. È fondamentale che le istituzioni e i datori di lavoro ascoltino le richieste dei lavoratori e intervengano con urgenza per porre fine a questa situazione.

Nozione base di legale: Il contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) è uno strumento fondamentale per garantire diritti e tutele ai lavoratori. Esso viene stipulato tra le organizzazioni sindacali e le associazioni dei datori di lavoro e stabilisce le condizioni di lavoro, i salari e le tutele per i lavoratori di un determinato settore.

Nozione avanzata di legale: La contrattazione collettiva è un diritto riconosciuto dalla Costituzione italiana (art. 39) e rappresenta un elemento essenziale per la tutela dei lavoratori. Essa permette di negoziare condizioni di lavoro più favorevoli rispetto a quelle previste dalla legge, garantendo una maggiore equità e giustizia sociale. Tuttavia, la mancata applicazione dei contratti collettivi e il blocco delle trattative possono portare a situazioni di sfruttamento e precarietà, come evidenziato dalle recenti proteste nel settore della sanità privata e del terzo settore.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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