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- La Testa di Medusa del Giambologna torna alla Fonte della Fata Morgana dopo una lunga assenza.
- Il sequestro dell'opera, avvenuto nell'ottobre 2023, è stato confermato legittimo dalla Cassazione.
- Il restauro del ninfeo, avviato lo scorso dicembre, comprenderà il recupero del sistema idrico originario.
La Testa di Medusa, capolavoro scolpito dal Giambologna per la fonte della Fata Morgana a Grassina, nel comune di Bagno a Ripoli, torna finalmente a casa. Grazie a una sentenza della Cassazione, l’opera sarà rimessa nella sua collocazione originaria, ponendo fine a una lunga odissea che ha visto la scultura asportata dal Ninfeo cinquecentesco probabilmente nel secolo scorso.
Lo scorso ottobre, i carabinieri avevano sequestrato la scultura pochi giorni prima che fosse messa all’asta. L’opera era finita in casa di una nobildonna fiorentina che l’aveva ricevuta in eredità e che, dopo il sequestro, aveva fatto ricorso. Tuttavia, i giudici della Corte di Cassazione hanno stabilito che il sequestro era assolutamente legittimo poiché l’opera era stata asportata senza autorizzazioni. “In conseguenza di ciò – sottolinea la Cassazione nella sentenza – la relativa confisca deve essere obbligatoriamente disposta anche se il privato non è responsabile dell’illecito”.
Fonte della Fata Morgana a Bagno a Ripoli
Il Ninfeo della Fata Morgana è un piccolo gioiello di architettura da giardino, unico nel suo genere. La fonte fu fatta costruire da Bernardo Vecchietti intorno alla metà del 1500 all’interno del parco della sua villa Il Riposo, residenza estiva della famiglia, ed è attribuita al Giambologna. Nel 1996, l’intero complesso era stato ceduto al Comune di Bagno a Ripoli e nel 1997 la scultura era stata indicata come scomparsa.
Lo scorso dicembre, il Comune, insieme alla Soprintendenza, ha lanciato la progettazione per il restauro del ninfeo, che comprenderà anche il recupero del sistema idrico originario. Il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Pignotti, ha espresso sui social la sua soddisfazione per la decisione della Cassazione, che arricchirà la fonte. “Una bellissima notizia – ha commentato il sindaco – adesso la Medusa potrà essere restituita alla collettività. Ci attiveremo subito, come proprietari della Fonte, per riportarla al ninfeo, tutelarla e valorizzarla al meglio, in modo che tutti possano ammirarla nel luogo, magico e bellissimo, da cui proviene”.
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La decisione della Cassazione
La Corte di Cassazione ha pubblicato la sentenza che conferma la confisca dell’opera, che ora tornerà al suo posto nel complesso architettonico del Ninfeo della Fata Morgana, creato dal Giambologna nel 1572. L’opera d’arte, asportata probabilmente nel secolo scorso, era stata sequestrata a ottobre 2023 dai carabinieri, pochi giorni prima che fosse messa all’asta. La scultura era finita in casa di una nobildonna fiorentina che l’aveva ricevuta in eredità e che, dopo il sequestro, aveva fatto ricorso.
Per i giudici della Corte di Cassazione, il sequestro della Medusa è stato assolutamente legittimo. Dalle indagini effettuate da investigatori e inquirenti fiorentini, dopo alcuni appelli del Comune di Bagno a Ripoli e di altre organizzazioni che chiedevano la sospensione dell’asta e le verifiche del caso, è emerso che la scultura, sequestrata presso una casa d’aste di Firenze 48 ore prima della vendita, costituiva una parte strutturale ed inamovibile di una delle fontane comprese nel complesso architettonico del Ninfeo della Fata Morgana, creata dal Giambologna nel 1572. Secondo le indagini, non era mai stata rilasciata un’autorizzazione per la sua asportazione dalla Sovrintendenza competente.
Il Ninfeo della Fata Morgana, gioiello del 1500
Il Ninfeo della Fata Morgana è un piccolo gioiello di architettura da giardino, unico nel suo genere. La fonte fu fatta costruire da Bernardo Vecchietti intorno alla metà del 1500 all’interno del parco della sua villa Il Riposo, residenza estiva della famiglia, ed è attribuita al Giambologna. Nel 1996, l’intero complesso era stato ceduto al Comune di Bagno a Ripoli e nel 1997 la scultura era stata indicata come scomparsa.
Lo scorso dicembre, il Comune, insieme alla Soprintendenza, ha lanciato la progettazione per il restauro del ninfeo, che comprenderà anche il recupero del sistema idrico originario. Il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Pignotti, ha espresso sui social la sua soddisfazione per la decisione della Cassazione, che arricchirà la fonte. “Una bellissima notizia – ha commentato il sindaco – adesso la Medusa potrà essere restituita alla collettività. Ci attiveremo subito, come proprietari della Fonte, per riportarla al ninfeo, tutelarla e valorizzarla al meglio, in modo che tutti possano ammirarla nel luogo, magico e bellissimo, da cui proviene”.
Bullet Executive Summary
La sentenza della Cassazione rappresenta un momento cruciale per la tutela del patrimonio artistico e culturale italiano. La decisione di restituire la Testa di Medusa alla sua collocazione originaria non solo ripara un’ingiustizia storica, ma sottolinea anche l’importanza della conservazione e valorizzazione dei beni culturali.
In termini legali, questa vicenda mette in luce la rilevanza del principio di inalienabilità dei beni culturali, che impedisce la vendita o la cessione di opere d’arte senza le necessarie autorizzazioni. Inoltre, la sentenza evidenzia l’importanza del diritto di prelazione dello Stato, che consente alle autorità di intervenire per proteggere il patrimonio culturale nazionale.
Riflettendo su questa vicenda, emerge quanto sia fondamentale il ruolo delle istituzioni nella salvaguardia del nostro patrimonio artistico. La storia della Testa di Medusa ci insegna che ogni opera d’arte ha un valore inestimabile non solo per il suo pregio estetico, ma anche per il suo significato storico e culturale. La restituzione della scultura alla Fonte della Fata Morgana è un atto di giustizia che arricchisce la collettività e preserva la memoria storica di un luogo unico.
- Sito ufficiale del Comune di Bagno a Ripoli, pagina sulla Fonte Fata Morgana e sulla restituzione della Testa di Medusa
- Sito ufficiale del Comune di Bagno a Ripoli con informazioni sulla progettazione per il restauro e la valorizzazione della Fonte della Fata Morgana
- Sito ufficiale del Comune di Bagno a Ripoli, per approfondire sulla gestione e valorizzazione del Ninfeo della Fata Morgana e della Testa di Medusa