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Protesta contro la Cassazione: la proposta di legge che potrebbe cambiare tutto sui femminicidi

Una marcia silenziosa a Furci Siculo chiede l'esclusione delle attenuanti nei casi di femminicidio, dopo la controversa sentenza sulla riduzione della pena di Antonio De Pace.
  • Il 27 luglio 2024, centinaia di persone hanno partecipato alla marcia silenziosa a Furci Siculo per protestare contro la sentenza della Corte di Cassazione.
  • La Corte di Cassazione ha annullato l'ergastolo di Antonio De Pace, rinviando gli atti per valutare l'attenuante dello stress da Covid, suscitando indignazione tra i partecipanti.
  • La proposta di modifica legislativa è stata lanciata dal senatore del PD Antonio Nicita e supportata da parlamentari di vari partiti.

Il 27 luglio 2024, una marcia silenziosa ha attraversato le strade di Furci Siculo, in provincia di Messina, per protestare contro una recente pronuncia della Corte di Cassazione che ha annullato l’ergastolo di Antonio De Pace, l’assassino di Lorena Quaranta, rinviando gli atti alla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria per valutare l’attenuante dello stress da Covid. La manifestazione ha visto la partecipazione di parlamentari di destra e sinistra, amministratori locali e cittadini, uniti nel chiedere una modifica legislativa per escludere le attenuanti nei casi di femminicidio.

Antonio Nicita, senatore del Partito Democratico, ha lanciato la proposta dal palco della manifestazione, trovando il sostegno di altri parlamentari come Ella Bucalo di Fratelli d’Italia, Dafne Musolino della Lega, Annalisa Tardino, neo segretario del Carroccio Nino Germanà, Maria Stefania Marino del PD e Pippo Lombardo di Sud chiama Nord. La manifestazione è stata organizzata dal centro antiviolenza “Al tuo fianco” e sostenuta dall’amministrazione comunale di Furci, guidata dal leghista Matteo Francilia.

Enzo e Cinzia Quaranta, genitori di Lorena, hanno partecipato alla marcia, esprimendo il loro dolore e la loro determinazione a lottare per la giustizia. “Siamo il grido di chi non ha più voce”, recitava uno dei manifesti durante la marcia, partita dalla casa di Lorena. Cettina La Torre, avvocata e presidente del centro antiviolenza, ha sottolineato l’importanza di non accettare che la violenza sulle donne venga sminuita.

La Sentenza della Cassazione e le Reazioni

La sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato l’ergastolo di Antonio De Pace, motivata dall’attenuante dello stress da Covid, ha suscitato un’ondata di indignazione e proteste. La decisione della Suprema Corte è stata vista come un passo indietro nella lotta contro la violenza sulle donne. La sentenza ha annullato la condanna all’ergastolo “limitatamente al diniego delle circostanze attenuanti generiche”, rinviando gli atti alla Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria per un nuovo esame.

La motivazione della sentenza ha fatto riferimento allo “stato di angoscia” vissuto dall’imputato a causa della pandemia da Covid-19. I giudici hanno sottolineato che l’emergenza pandemica ha determinato difficoltà sulla vita di ciascuno, inclusi i protagonisti della vicenda, e che l’imputato non è riuscito a contrastare questo stato di disagio. Tuttavia, questa spiegazione non è stata accettata dalla famiglia di Lorena e dalle associazioni antiviolenza, che hanno visto nella decisione della Cassazione un pericoloso precedente.

La Marcia Silenziosa e il Ricordo di Lorena Quaranta

La marcia silenziosa a Furci Siculo ha visto la partecipazione di centinaia di persone, tra cui i genitori di Lorena, rappresentanti di centri antiviolenza e numerosi esponenti politici. Antonio Palumbo, sindaco di Favara, ha sottolineato l’importanza della presenza di tutti per lanciare un messaggio di sensibilizzazione generale. Uno striscione aperto durante il corteo riportava una frase di Albert Camus: “Non camminare davanti a me, non seguirti. Non camminare dietro di me, non saprei dove condurti. Cammina al mio fianco saremo sempre amici”, un inno all’amicizia e un messaggio contro la prevaricazione.

Il corteo è partito da via delle Mimose per arrivare alla panchina sul Lungomare di Furci dedicata a Lorena, dove sono stati deposti due mazzi di fiori. Cettina La Torre ha ribadito che lo stato emotivo non può costituire un’attenuante in delitti efferati come i femminicidi, sottolineando che la violenza sulle donne è un problema culturale e non può essere giustificata come un raptus.

Il Contesto Legale e le Implicazioni della Sentenza

La sentenza della Cassazione ha sollevato un dibattito sulla giustizia e sulle attenuanti nei casi di femminicidio. In Italia, le circostanze attenuanti sono previste dalla legge e possono influire sulla misura della pena. Tuttavia, la decisione di considerare lo stress da Covid come un’attenuante ha sollevato preoccupazioni sulla possibilità che stati emotivi e passionali possano essere utilizzati per ridurre le pene in casi di violenza estrema.

La giurisprudenza italiana prevede che le attenuanti generiche possano essere concesse in presenza di specifiche circostanze che riducono la gravità del reato. Tuttavia, la concessione di queste attenuanti deve essere valutata caso per caso, tenendo conto di tutti gli elementi della vicenda. Nel caso di Antonio De Pace, la Corte di Cassazione ha ritenuto che lo stato di angoscia causato dalla pandemia potesse costituire un’attenuante, ma questa decisione è stata fortemente contestata.

Bullet Executive Summary

La marcia silenziosa a Furci Siculo ha messo in luce la necessità di una riflessione profonda sulla giustizia e sulle attenuanti nei casi di femminicidio. La proposta di modifica legislativa per escludere le attenuanti in questi casi è un passo importante per garantire che la violenza sulle donne non venga sminuita. La sentenza della Cassazione ha sollevato un dibattito sulla giustizia e sulla possibilità che stati emotivi possano influire sulla misura delle pene. È fondamentale che la giustizia sia equa e che le vittime di violenza ricevano il giusto riconoscimento.

Nozione di legale base: Le circostanze attenuanti sono fattori che, se presenti, possono ridurre la gravità della pena inflitta per un reato. Queste attenuanti possono includere situazioni di particolare disagio emotivo o psicologico, ma devono essere valutate caso per caso.

Nozione di legale avanzata: La giurisprudenza italiana prevede che le attenuanti generiche possano essere concesse solo in presenza di specifiche circostanze che riducono la gravità del reato. La concessione di queste attenuanti deve essere motivata e basata su una valutazione approfondita di tutti gli elementi della vicenda, tenendo conto dell’interesse della giustizia e della tutela delle vittime.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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