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Il dibattito sugli autovelox: nuove regole e controversie legali

Scopri come le nuove normative sugli autovelox e una recente sentenza della Cassazione stanno cambiando il panorama della sicurezza stradale in Italia.
  • La sentenza della Cassazione ha dichiarato fuori legge gli autovelox non omologati, sollevando interrogativi sulla validità delle multe emesse.
  • Nuove regole per l'installazione degli autovelox variano a seconda del tipo di strada e dell'apparecchiatura, con 12 mesi di tempo per adeguarsi.
  • Secondo i dati Istat, le principali cause di incidenti stradali sono la distrazione da cellulare, la guida sotto effetto di stupefacenti e l'alcol.

Il dibattito sugli autovelox è tornato alla ribalta con forza, suscitando polemiche e discussioni accese. Il presidente di Globoconsumatori, Mario Gatto, ha recentemente dichiarato che gli autovelox non limitano le morti sulle strade, ma servono solo a far cassa ai Comuni. Questa affermazione è stata fatta in risposta a un convegno organizzato dalla Sodi Scientifica con la polizia stradale locale extra Piemonte, tenutosi il 18 giugno scorso. La questione è stata ulteriormente complicata da una sentenza della Cassazione che ha messo fuori legge gli impianti di rilevazione della velocità non omologati.

La Sentenza della Cassazione e le Dichiarazioni di Mario Gatto

La sentenza della Cassazione, emessa poche settimane fa, ha dichiarato fuori legge gli autovelox non omologati, limitandosi a una valutazione letterale di un comma senza considerare il contesto normativo e altre norme primarie successive. L’ispettore della Municipale di Prato, Giuseppe Carmangini, ha sottolineato che all’estero le morti sulle strade sono state ridotte grazie agli autovelox, un risultato auspicabile anche in Italia. Tuttavia, Mario Gatto ha replicato che gli autovelox non servono a evitare le morti, poiché la velocità non è il motivo primario di incidentalità. Secondo i dati Istat, le cause principali degli incidenti sono la distrazione da cellulare, la guida sotto effetto di stupefacenti e l’alcol. Gatto ha inoltre espresso soddisfazione per la sentenza della Cassazione, affermando che gli autovelox non erano mai stati omologati dal ministero, ma solo approvati con “determine” dei dirigenti dell’ente locale di turno.

Le Nuove Regole per l’Installazione degli Autovelox

Ad aprile 2024, il governo ha approvato un nuovo Codice della Strada, con un decreto ministeriale voluto dalla Lega di Matteo Salvini. Questo decreto ha introdotto nuove regole per l’installazione degli autovelox, che variano a seconda del tipo di strada e dell’apparecchiatura (fissa o mobile). Le nuove normative non si applicano alle strade presidiate da agenti che fermano immediatamente il trasgressore, ma riguardano le rilevazioni “a distanza” con notifica del verbale, che rappresentano la maggioranza dei casi. Le postazioni fisse devono essere installate e adeguate entro 12 mesi, altrimenti verranno disattivate se non messe a norma.

Per installare autovelox su strade urbane o extraurbane è necessario che siano soddisfatte alcune condizioni: alta incidentalità, con dati degli ultimi cinque anni; impossibilità di fermare immediatamente i trasgressori; caratteristiche specifiche della strada; velocità reali oltre il limite, documentate dal gestore. Sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali, i controlli rimangono sempre possibili. Le postazioni mobili devono rispettare le stesse regole delle postazioni fisse e possono essere utilizzate con agenti a distanza. I controlli sono consentiti su strade con limite di velocità non inferiore a 20 km/h, oltre i limiti di 130 km/h sulle autostrade, 110 km/h sulle strade extraurbane principali e 90 km/h sulle strade secondarie. Tra il segnale di limite e la postazione dell’autovelox deve esserci una distanza di almeno un chilometro.

Le Differenze tra Postazioni Mobili e Fisse

Le nuove disposizioni non valgono per tutti i tipi di autovelox. Non tutti gli apparecchi mobili a bordo strada sono soggetti alle stesse regole. Le normative si applicano a quelli utilizzati con presidio di agenti a distanza, senza fermare i trasgressori, quando non è possibile installare postazioni fisse non presidiate. I controlli su strade extraurbane sono consentiti solo su tratti con limiti superiori di 20 km/h rispetto ai limiti previsti dall’articolo 142 del Codice della Strada (130 km/h per autostrade, 110 km/h per strade extraurbane principali, 90 km/h per altre strade). Tra il segnale di limite e la postazione di controllo deve esserci una distanza di almeno un chilometro, e tra due postazioni di controllo una distanza minima di 4 km sulle autostrade, 3 km sulle extraurbane principali e 1 km per altre strade.

Vincoli diversi si applicano alle strade urbane. Su strade di scorrimento, il limite non può essere inferiore a 50 km/h, salvo criticità del tracciato. Su strade urbane di quartiere e locali, la postazione mobile può essere collocata solo se il limite è di 50 km/h, senza deroga. Lo stesso vale per strade urbane ciclabili, con limite di 30 km/h e ciclopedonali, con limite per almeno 250 metri. Il segnale di limite deve essere posizionato a 200 metri dalla postazione di controllo sulle strade urbane di scorrimento e a 75 metri sulle altre strade urbane. Tra due postazioni di controllo, la distanza minima è di 1 km sulle strade di scorrimento e 500 metri sulle altre strade.

Segnaletica di Preavviso e Controversie Legali

Per la legittimità delle postazioni di controllo della velocità, è essenziale rispettare le disposizioni sulla segnaletica di preavviso, un requisito unico nel panorama delle violazioni amministrative. Secondo il Decreto Legislativo 121/2002 e l’articolo 142, comma 6-bis del Codice della Strada, è obbligatorio posizionare segnaletica di preavviso a monte della postazione di controllo, sia fissa che mobile, con possibilità di contestazione immediata o differita. Il Ministero dei Trasporti, nel Decreto del 15 agosto 2007, ha stabilito le distanze minime per i preavvisi: 250 metri per autostrade e strade extraurbane principali, 150 metri per strade extraurbane secondarie e strade urbane di scorrimento, e 80 metri per le altre strade urbane. Queste distanze sono cruciali per assicurare che i conducenti siano avvertiti della presenza del dispositivo di controllo, permettendo loro di ridurre la velocità e rispettare i limiti.

La complessità e l’articolazione delle regole sui controlli di velocità sollevano interrogativi sulla regolarità dei verbali di violazione. Il 18 aprile di quest’anno, la Corte di Cassazione ha dato ragione a un cittadino multato per eccesso di velocità da un autovelox approvato, ma non ancora omologato. Questa sentenza ha suscitato discussioni e ha evidenziato una problematica ampia: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha confermato che “non esistono dispositivi omologati, mancano standard europei e nazionali”. La questione degli autovelox non ha trovato una soluzione definitiva e il governo non ha intrapreso una legislazione per affrontare e risolvere il problema. Data l’elevata litigiosità e la complessità della materia, è probabile che si verifichino numerosi ricorsi. Le controversie potrebbero essere di diverso tipo, con orientamenti giurisprudenziali diversificati.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il dibattito sugli autovelox continua a essere un tema caldo e controverso. Le nuove regole per l’installazione e l’uso degli autovelox introdotte dal governo mirano a migliorare la sicurezza stradale, ma sollevano anche molte domande sulla loro efficacia e legittimità. La sentenza della Cassazione ha evidenziato la necessità di una regolamentazione più chiara e uniforme. È importante che i cittadini siano informati sui loro diritti e sulle nuove normative per evitare multe ingiuste e per contribuire a un dibattito più consapevole e costruttivo sulla sicurezza stradale.

Nozione base di legale: La segnaletica di preavviso è fondamentale per la legittimità delle postazioni di controllo della velocità. Secondo il Codice della Strada, è obbligatorio posizionare segnaletica di preavviso a monte della postazione di controllo, sia fissa che mobile, con possibilità di contestazione immediata o differita.

Nozione avanzata di legale: La sentenza della Cassazione ha evidenziato la necessità di una regolamentazione chiara e uniforme per gli autovelox. La mancanza di standard europei e nazionali per l’omologazione dei dispositivi di rilevazione della velocità solleva interrogativi sulla loro legittimità e sulla validità delle multe emesse. È probabile che si verifichino numerosi ricorsi e controversie legali, con orientamenti giurisprudenziali diversificati.

Grazie per aver letto questo articolo. Speriamo che le informazioni fornite vi abbiano aiutato a comprendere meglio le nuove normative sugli autovelox e le implicazioni legali correlate. Continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti e approfondimenti su questo e altri temi di interesse pubblico.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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