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- 111 voti a favore: La camera bassa del Parlamento svizzero ha respinto la sentenza della Cedu con 111 voti a favore, 72 contrari e 10 astensioni.
- 2.300 donne anziane: La sentenza della Cedu era stata emessa in favore delle 2.300 donne anziane supportate da Greenpeace e dal Global Legal Action Network.
- Zero emissioni nette entro il 2050: La Svizzera sostiene di aver adottato misure sufficienti, come la legge che fissa l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050.
Il Parlamento svizzero ha recentemente respinto una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) che aveva stabilito che la Svizzera non stava facendo abbastanza per contrastare il cambiamento climatico, violando così i diritti umani delle sue cittadine anziane. Questa decisione ha suscitato un dibattito acceso sia a livello nazionale che internazionale, mettendo in luce questioni di sovranità e di competenza giuridica.
La Sentenza della Cedu e la Reazione del Parlamento Svizzero
Il 9 aprile 2024, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha emesso una sentenza storica in favore delle “Anziane per il clima”, un gruppo di circa 2.300 donne svizzere over 65 supportate da Greenpeace e dal Global Legal Action Network. La Corte ha riconosciuto che la Svizzera non aveva adottato misure sufficienti per proteggere queste donne dagli effetti del riscaldamento globale, violando così l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che tutela la vita privata e familiare, e l’articolo 6 sull’accesso alla giustizia.
Tuttavia, a maggio, la Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati, la camera alta del Parlamento svizzero, ha criticato la sentenza della Cedu, accusandola di aver oltrepassato le sue competenze. Il presidente della Commissione, Daniel Jositsch, ha dichiarato che la Corte stava creando nuovi diritti umani in ambito ambientale, una competenza che non le spetta.
L’11 giugno, la camera bassa del Parlamento, il Consiglio nazionale, ha adottato una posizione simile con 111 voti a favore, 72 contrari e 10 astensioni. Il Parlamento ha dichiarato di rispettare la Cedu, ma ha espresso preoccupazione per il fatto che la sentenza “oltrepassa i limiti dell’interpretazione dinamica” e “travalica i limiti dello sviluppo del diritto da parte di un tribunale internazionale”.
Le Conseguenze della Decisione Svizzera
La decisione del Parlamento svizzero di respingere la sentenza della Cedu ha sollevato preoccupazioni sulla legittimità della Corte e sulla tutela dei diritti umani in Europa. La Svizzera ha rivendicato la sua sovranità, sostenendo di aver già adottato misure sufficienti per la tutela del clima, come la legge che fissa l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050 e la modifica della legge sulla CO2 a marzo 2024.
Tuttavia, la Svizzera non ha presentato un carbon budget, che non è previsto dall’Accordo di Parigi ma può essere desunto dagli obiettivi climatici al 2050. Il Consiglio federale svizzero, il governo, è atteso per esprimersi definitivamente sulla questione entro l’estate.
La Reazione delle Anziane per il Clima
Le “Anziane per il clima” si sono dichiarate “scioccate e tradite” dalla decisione del Parlamento svizzero. La sentenza della Cedu aveva rappresentato una vittoria storica per loro, riconoscendo che le mancate misure a tutela dell’ambiente costituiscono una violazione dei diritti umani. Tuttavia, il Parlamento ha sostenuto che la Svizzera dispone già di una strategia efficace di contrasto al cambiamento climatico e che la Corte ha espresso un giudizio al di fuori della sua giurisdizione.
La copresidente dell’associazione, Rosmarie Wydler-Wälti, ha sottolineato l’urgenza di impegnarsi per arrestare la catastrofe climatica, dato che i periodi di caldo estremo rappresentano un grave rischio per la salute delle donne anziane. L’associazione ha ricevuto il sostegno degli attivisti più giovani, che hanno manifestato accanto a loro davanti alla Corte di Strasburgo.
Bullet Executive Summary
La decisione del Parlamento svizzero di respingere la sentenza della Cedu ha sollevato importanti questioni di sovranità e competenza giuridica. La sentenza della Corte aveva riconosciuto che la Svizzera non stava facendo abbastanza per proteggere le sue cittadine anziane dagli effetti del cambiamento climatico, violando così i loro diritti umani. Tuttavia, il Parlamento ha sostenuto che la Corte ha oltrepassato le sue competenze e ha rivendicato la sovranità della Svizzera.
Nozione base di legale: La Convenzione europea dei diritti dell’uomo impone agli Stati membri di conformarsi alle sentenze definitive della Corte. Tuttavia, non esiste un meccanismo di esecuzione diretta delle sentenze, il che significa che gli Stati hanno l’obbligo di adeguarsi ma possono scegliere come farlo.
Nozione avanzata di legale: L’articolo 46 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo impone alle parti contraenti di conformarsi alle sentenze definitive della Corte nelle controversie in cui sono parti. Tuttavia, la mancanza di un meccanismo di esecuzione diretta delle sentenze può portare a ritardi significativi nell’implementazione delle decisioni della Corte, come dimostrato dal caso italiano sulla tortura.
In conclusione, la decisione del Parlamento svizzero rappresenta un precedente significativo e solleva importanti questioni sulla legittimità e l’efficacia delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo. È fondamentale che i lettori riflettano su come bilanciare la sovranità nazionale con la tutela dei diritti umani in un contesto globale sempre più complesso.
- Sito ufficiale della Corte europea dei diritti dell’uomo, per approfondire sulla sentenza relativa alla causa delle Anziane per il clima
- Sito ufficiale della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, per informazioni sulla sua giurisdizione e sentenze
- Sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sulla causa climatica, fonte ufficiale