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- Durante le udienze pubbliche, sono state consultate 265 organizzazioni da tutto il mondo per esaminare l'adozione di misure contro le emergenze climatiche.
- La comunità di El Bosque in Messico, con 60 famiglie, ha perso tutto a causa dell'innalzamento del livello del mare, evidenziando la necessità urgente di politiche di adattamento al clima.
- Le recenti alluvioni in Brasile hanno causato oltre 150 morti e hanno costretto 540.000 persone ad abbandonare le loro case, aumentando la pressione sugli Stati per affrontare i cambiamenti climatici.
La Corte interamericana dei diritti umani (Corte IDH) ha aperto una serie di udienze pubbliche a Manaus, nel cuore della foresta amazzonica brasiliana, per esaminare la responsabilità degli stati nell’adozione di misure per mitigare le emergenze climatiche. L’incontro, che vede la partecipazione di organizzazioni civili provenienti da varie parti del mondo, si svolge per tre giorni nello storico Teatro Amazonas. Questo evento fa parte della 167/a Sessione ordinaria della Corte, avviata il 20 aprile scorso a Brasilia.
La presidente della Corte IDH, Nancy Hernández López, ha sottolineato l’importanza delle udienze pubbliche, ricordando che sono state consultate 265 organizzazioni da tutto il mondo. Ha inoltre evidenziato che il tema delle responsabilità degli stati in merito all’emergenza climatica deriva dalla Convenzione americana sui Diritti umani, un trattato internazionale tra i paesi membri dell’Organizzazione degli Stati Americani. “Siamo onorati di essere qui in Amazzonia,” ha dichiarato la presidente, “un luogo simbolico e significativo per questo tema, poiché la foresta amazzonica è il polmone del mondo.”
Durante l’evento, la Corte interamericana ha firmato un accordo di cooperazione con la Corte di giustizia dell’Amazzonia (TJAM), che consentirà uno scambio accademico e di esperienze tra le due istituzioni.
Il villaggio sommerso di El Bosque in Messico
Gli abitanti del villaggio di El Bosque, in Messico, hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni a causa del cambiamento climatico, che ha portato all’innalzamento del livello del mare, inghiottendo case e strade. Questo fenomeno ha avuto un impatto devastante sulla comunità locale, costringendo le famiglie a cercare rifugio altrove.
Negli ultimi cinque anni, la comunità di El Bosque ha sperimentato gravi impatti della crisi climatica. L’innalzamento del livello del mare ha cambiato radicalmente la vita di coloro che si trovano in posizioni vulnerabili, come bambini, anziani e persone con disabilità, che stanno affrontando le conseguenze peggiori della crisi. Un anno dopo la richiesta pubblica di trasferimento della comunità, 60 famiglie hanno perso tutto, i bambini non possono più frequentare la scuola e le imprese locali hanno dovuto chiudere.
Richieste di giustizia climatica alla Corte interamericana
La crisi climatica sta causando effetti devastanti sulla vita delle persone e intere comunità sono state sfollate. Il caso della comunità di El Bosque è emblematico, essendo la prima in Messico a essere riconosciuta dalle autorità come sfollata a causa del clima. I gruppi locali stanno chiedendo giustizia climatica alla Corte interamericana dei diritti umani (IACtHR), che ha ripreso le udienze sugli obblighi degli Stati in merito all’emergenza climatica.
Le osservazioni presso l’IACtHR sono sostenute da organizzazioni come Greenpeace Messico, Nuestro Futuro Messico e Conexiones Climáticas. La comunità di El Bosque chiede alla Corte di stabilire che gli Stati hanno l’obbligo di sviluppare politiche di adattamento al clima per affrontare lo sfollamento interno dovuto agli impatti climatici. Le udienze in Brasile si svolgono all’indomani del peggiore evento alluvionale nella storia del Paese, che ha causato la morte di oltre 150 persone e ha costretto 540.000 persone ad abbandonare le loro case.
Il ruolo della Corte interamericana nel chiarire gli obblighi giuridici degli Stati
La IACtHR è una delle tre sedi internazionali incaricate di chiarire gli obblighi giuridici degli Stati in relazione ai cambiamenti climatici e ai loro gravi impatti. La Corte ha l’opportunità di basarsi sulla storica decisione dell’ITLOS e sul parere della Corte europea dei diritti dell’uomo nel caso KlimaSeniorinnen per rafforzare gli obblighi degli Stati e delle imprese commerciali di adottare misure per ridurre, prevenire e controllare le emissioni di gas serra, in linea con la migliore scienza disponibile e gli obblighi del diritto internazionale.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la riunione della Corte interamericana dei diritti umani in Amazzonia rappresenta un momento cruciale per affrontare le responsabilità degli Stati nell’emergenza climatica. La situazione del villaggio di El Bosque in Messico evidenzia la necessità urgente di politiche di adattamento al clima per proteggere le comunità vulnerabili. La Corte ha l’opportunità di stabilire precedenti giuridici che potrebbero influenzare le politiche climatiche a livello globale.
Nozione base di legale: Gli obblighi degli Stati in materia di diritti umani includono la protezione delle persone dalle violazioni derivanti da cambiamenti climatici, come stabilito dalla Convenzione americana sui Diritti umani.
Nozione avanzata di legale: La responsabilità degli Stati per i danni climatici può essere estesa alle imprese commerciali, imponendo loro di adottare misure per ridurre le emissioni di gas serra, in conformità con il principio di precauzione e il diritto internazionale ambientale.
Riflettendo su questi temi, è evidente che la giustizia climatica non è solo una questione ambientale, ma anche una questione di diritti umani fondamentali. La protezione delle comunità vulnerabili deve essere una priorità per tutti gli Stati, e le decisioni prese oggi avranno un impatto duraturo sulle generazioni future.
- Sito ufficiale della Corte Interamericana dei Diritti Umani, importante per approfondire sulla struttura e le funzioni della Corte
- Sito ufficiale della Corte Interamericana dei Diritti Umani, fonte autorevole per approfondire sulle udienze e le decisioni della Corte in materia di diritti umani e responsabilità degli Stati