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- Il presidente Mattarella ha ribadito l'importanza del rispetto del diritto umanitario, sancito dalla Costituzione italiana, coinvolgendo tutte le parti in conflitto.
- Gli studenti filopalestinesi hanno mantenuto un presidio di protesta per giorni all'interno della città universitaria, manifestando con fumogeni, striscioni e slogan.
- Mattarella ha premiato 400 neo-laureati durante l'XI Giornata del Laureato, sottolineando il ruolo fondamentale del libero dibattito nelle università.
Il 16 maggio 2024, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto un discorso all’Università Sapienza di Roma, rispondendo a una lettera aperta degli studenti che gli chiedevano di prendere posizione sulla situazione a Gaza. Durante il suo intervento, Mattarella ha sottolineato l’importanza di non chiudersi in una “torre d’avorio” e ha ribadito il suo impegno per il rispetto del diritto umanitario, come sancito dalla Costituzione italiana. Ha inoltre ricordato il suo discorso all’ONU e la lettera inviata al presidente della Repubblica israeliano, reiterando la richiesta di un immediato cessate il fuoco.
Il presidente ha affermato: “L’esigenza di rispettare il diritto umanitario è nella nostra Costituzione. È doveroso per la Repubblica Italiana e vale in tutte le direzioni. Vale per i civili, per il popolo palestinese, per i ragazzi stuprati e uccisi durante un rave musicale lo scorso 7 ottobre, per i bambini sgozzati, per Mahsa Amini e per le ragazze incarcerate perché non indossavano il velo, e per le ragazze che non possono studiare in Afghanistan. Per la nostra Repubblica, le violazioni dei diritti umani vanno contrastate, sempre. La condanna per la sopraffazione e il rifiuto della violenza non cambia a seconda dei territori o degli Stati.”
Le Proteste degli Studenti Filopalestinesi
Durante la giornata dello studente alla Sapienza, il presidente Mattarella è stato accolto da proteste da parte degli studenti filopalestinesi, che da giorni erano in presidio con tende e striscioni all’interno della città universitaria. Gli studenti hanno manifestato con “buuu”, fumogeni, lancio di aeroplanini di carta e slogan come “Palestina libera” e “Intifada fino alla vittoria”.
Nel suo intervento, Mattarella ha risposto a distanza agli studenti, ribadendo la sua posizione espressa all’ONU e nella lettera inviata al presidente israeliano. Ha chiesto un cessate il fuoco immediato e ha invocato il dialogo, sostenendo la soluzione dei “due popoli, due Stati”. Ha inoltre sottolineato l’importanza delle università come sedi del libero dibattito e del dissenso dal potere.
Andrea Delmastro Delle Vedove, esponente di Fratelli d’Italia, ha commentato: “La cultura della violenza e della sopraffazione è evidente in alcune forze politiche che faticano a prendere le distanze. Alcuni ragazzi ritengono di dover intervenire per impedire i rapporti fra università e per impedire al Presidente della Repubblica di intervenire.”
Le Università come Sedi del Libero Dibattito
Mattarella ha sottolineato il ruolo delle università come luoghi di libero dibattito e dissenso dal potere. Ha richiamato l’importanza del confronto e del dialogo, affermando che “i poteri peggiori desiderano università isolate, senza rapporti e collaborazioni con atenei di altri Paesi”. Ha inoltre ribadito l’urgenza del cessate il fuoco e il rispetto del diritto umanitario, citando vari esempi di violazioni dei diritti umani in diverse parti del mondo.
Fuori dal Rettorato, la protesta degli studenti è continuata con striscioni, bandiere della Palestina e slogan aggressivi come “Mattarella pagherai tutto”. Gli studenti hanno lanciato aeroplanini di carta con lettere indirizzate a Mattarella e hanno sparato acqua con pistole di plastica verso gli agenti di polizia. Nonostante la tensione, non ci sono stati incidenti gravi.
La Cerimonia e le Reazioni
La cerimonia dell’XI Giornata del Laureato è stata aperta dal professor Eugenio Gaudio, presidente della Fondazione Roma Sapienza, e ha visto la partecipazione di Gianni Letta e Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera. Mattarella ha premiato 400 neo-laureati brillanti e ha ribadito l’importanza del dialogo per la libertà, la pace e il rispetto dei diritti umani.
La rettrice Antonella Polimeni ha espresso il suo orgoglio di guidare la prima università al mondo per studi classici. Tuttavia, gli studenti dei collettivi hanno continuato a manifestare il loro dissenso, accusando Mattarella di non fare abbastanza per fermare il “genocidio” a Gaza e di essere complice se non si impegna attivamente.
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha criticato gli studenti per gli slogan violenti e la mancanza di rispetto, definendo le accuse contro Mattarella “ingiuste”. Gli studenti, dal canto loro, hanno lamentato di aver ricevuto manganellate come risposta alle loro richieste di dialogo.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il discorso di Mattarella alla Sapienza ha messo in luce l’importanza del rispetto dei diritti umani e del dialogo, anche in contesti di forte tensione. Ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato a Gaza e ha sottolineato il ruolo delle università come sedi del libero dibattito. Le proteste degli studenti filopalestinesi hanno evidenziato il profondo dissenso e la richiesta di un impegno più attivo da parte delle istituzioni.
Nozione base di legale: Il diritto umanitario internazionale è un insieme di norme che cercano di limitare gli effetti dei conflitti armati, proteggendo le persone che non partecipano o non partecipano più alle ostilità e limitando i mezzi e i metodi di guerra.
Nozione avanzata di legale: La responsabilità di proteggere (R2P) è un principio internazionale che afferma che gli Stati hanno l’obbligo di proteggere le popolazioni da genocidio, crimini di guerra, pulizia etnica e crimini contro l’umanità. Se uno Stato fallisce in questo compito, la comunità internazionale ha la responsabilità di intervenire, anche con l’uso della forza, se necessario.
Riflettendo su questi principi, è evidente come il discorso di Mattarella non solo risponda a una situazione specifica, ma richiami anche a una responsabilità più ampia e condivisa di protezione e rispetto dei diritti umani.