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- Il 28,5% delle persone rinuncia alle cure mediche a causa di motivi economici o delle lunghe liste di attesa.
- Un accordo in Piemonte prevede un incremento del 20% della produzione delle prestazioni sanitarie e l'assunzione di nuovo personale.
- Il dottor Vittorio Agnoletto suggerisce di scrivere alla Direzione Generale della propria ASL per individuare strutture che possano eseguire le prestazioni nei tempi stabiliti.
La crisi nel sistema sanitario italiano è una realtà che continua a minare il diritto fondamentale alla salute per molti cittadini. Secondo dati recenti, il 28,5% delle persone che necessitano di cure mediche è costretto a rinunciarvi a causa di motivi economici o delle lunghe liste di attesa. Questi due fattori sono strettamente correlati, poiché spesso l’unica soluzione per chi non può aspettare è rivolgersi a strutture private, a proprie spese. Anche in Abruzzo la situazione non sembra essere migliore, come testimoniano le continue segnalazioni da parte di coloro che cercano assistenza presso il Cup per prenotare visite o trattamenti sanitari. Tale condizione, oltre a contravvenire alle disposizioni sui tempi di attesa, viola anche i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), introdotti dalla riforma del Titolo V della Costituzione del 2001.
Le Iniziative Locali e Regionali per Affrontare la Crisi
La Casa del Popolo “La Conviviale” ha istituito il “Coordinamento Vastese per il Diritto alla Salute”, uno sportello che analizza le violazioni segnalate dai cittadini e li aiuta a preparare ricorsi individuali per far valere il rispetto dei tempi di attesa. L’iniziativa si ispira all’esperienza positiva del Coordinamento Lodigiano per il Diritto alla Salute, con il quale il coordinamento vastese collabora attivamente. Nel Piemonte, la Regione, insieme a Cgil, Cisl e Uil, ha annunciato un accordo per l’abbattimento delle liste d’attesa in sanità. Questo accordo prevede un incremento del 20 per cento della produzione delle prestazioni P e l’assunzione di nuovo personale medico.
Le Critiche e le Proposte del Settore Medico
I medici esprimono perplessità riguardo alle soluzioni proposte, sottolineando la necessità di un vero lavoro sull’appropriatezza prescrittiva e un miglioramento del sistema di prenotazione. Inoltre, il dottor Vittorio Agnoletto suggerisce una strategia diretta per affrontare l’impossibilità di prenotare visite ed esami nei tempi stabiliti, scrivendo alla Direzione Generale della propria ASL di riferimento per chiedere formalmente di individuare la struttura che possa eseguire la prestazione nei tempi stabiliti.
Bullet Executive Summary
La crisi del sistema sanitario italiano, con particolare attenzione alle lunghe liste di attesa e alle difficoltà economiche dei cittadini nell’accesso alle cure, rappresenta una sfida significativa per il diritto alla salute. Iniziative come il “Coordinamento Vastese per il Diritto alla Salute” e l’accordo in Piemonte tra Regione e sindacati dimostrano un impegno verso il miglioramento dell’accesso alle cure. Tuttavia, le critiche e le proposte del settore medico evidenziano la necessità di ulteriori sforzi per garantire un sistema sanitario più equo ed efficiente. Una nozione base di legislazione correlata al tema principale dell’articolo è il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che rappresentano un diritto costituzionale dei cittadini italiani. Una nozione di legislazione avanzata potrebbe riguardare l’introduzione di meccanismi più efficaci per il monitoraggio e la valutazione dell’appropriatezza prescrittiva, al fine di ottimizzare l’uso delle risorse sanitarie e ridurre le liste di attesa.
- Studio sul diritto alla salute in Italia dal Parlamento Europeo
- Analisi delle iniziative dell'Unione Europea in risposta alla crisi pandemica
- Prospettiva di diritto comparato sul diritto alla salute in Italia
- Iniziative per superare le criticità del Servizio Sanitario Nazionale
- Programma Europeo Salute 2021-2027 (EU4Health)